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lunedì, 11 novembre 2024 17:47 |
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Francesca Bianchi
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Domenica 10 novembre la manifestazione itinerante Saboris Antigus ha fatto tappa a Serri (SU), offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nelle tradizioni e nei sapori autentici del Sarcidano.
A partire dalle ore 9:30 il centro storico si è animato con l’apertura di "is domus" e di "is pratzas", dove sono stati allestiti punti di degustazione di prodotti tipici locali ed esposizioni di artigianato. I visitatori si sono immersi nella cultura rurale della Sardegna attraverso una mostra di mezzi e strumenti antichi della tradizione agro-pastorale. L’itinerario religioso, invece, ha incluso la visita alla Chiesa di San Basilio Magno e alla Chiesetta di Sant’Antonio Abate, che ospita una mostra di arte sacra. Gli ospiti hanno potuto assaporare il tradizionale "caffeu cun Arrosa e predi Podda", caffè e dolci tipici, offerto nell’ex Monte Granatico dal gruppo teatrale serrese. Per adulti e bambini le massaie locali hanno ideato laboratori dedicati alla lavorazione artigianale di “sa fregula” e “is pitzottis serresus” presso la Casa del Grano, dove è stato possibile assistere anche alla preparazione di "su coccoi pintau".
In Piazza Eroi sono stati organizzati alcuni laboratori creativi: quello sugli unguenti naturali, dove è stato possibile creare unguenti con erbe spontanee e cera d’api, e un laboratorio di essiccazione delle piante aromatiche, con una degustazione guidata. Gli appassionati d’arte hanno partecipato a un laboratorio di pittura estemporanea, curato dall’artista Lorenzo Muntoni. Presso la Casa del Grano è stato organizzato un laboratorio sulla preparazione di “is gueffus”, deliziosi dolci di mandorle, con degustazione gratuita.
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Sono state molte le attività culturali e folkloristiche: un teatro itinerante in lingua sarda per le vie del borgo, mentre alla Casa del Grano il gruppo medievale "Funtana Onnis" di Guasila ha offerto un’esibizione di tiro con l’arco. I ritmi dei balli sardi hanno invaso le strade grazie al gruppo etnico "Sonus de beranu". Alle 11:00 nella Chiesa Parrocchiale è stata celebrata la Santa Messa. Dalle 11:00 alle 12:00 l’esperto gastronomo Raimondo Mandis ha condotto un laboratorio sui pani tradizionali della Sardegna, con una degustazione di pani dall’epoca nuragica a quelli contemporanei. Alle 11:30 è stata inaugurata una mostra archeologica temporanea dedicata al Santuario nuragico di Santa Vittoria, visitabile su prenotazione all’indirizzo
cultura.comuneserri@gmail.com .
Intorno alle 13:00 le vie del centro storico si sono trasformate in un ristorante all’aperto, con un pranzo a base di prodotti tipici, mentre alle 15:30 si è svolta la tradizionale accensione di “is foghidoneddus”, piccoli falò simbolici che hanno animato il borgo. Il pomeriggio è stato allietato dalle esibizioni dei gruppi folk provenienti da Tortolì, Samassi e Dolianova, mentre il gruppo medievale Quartiere Castello di Iglesias ha animato le vie del centro con musiche, sbandieratori e armigeri in una suggestiva rievocazione storica. La tradizione sarda è stata protagonista con l’esibizione itinerante di alcune maschere tipiche del carnevale: “Is Cerbus” di Sinnai e “Sos Merdules Bezzos” di Ottana. La giornata si è conclusa alle 17:00 in piazza Sant'Antonio, con i balli sardi accompagnati dal gruppo etnico "Sonus de beranu".
Un appuntamento imperdibile per chi ama immergersi nell’anima autentica di Serri, tra tesori archeologici, sapori genuini e un’accoglienza che ha reso omaggio all'identità unica della Sardegna.
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