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Felicità ed economia

giovedì, 26 novembre 2015 22:12

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Lisa Di Giovanni
Come si può creare profitto in azienda e nella società che porti al contempo benessere e quali possono essere le trappole e le opportunità al raggiungimento di una prosperità individuale e sociale.
Il tema specifico del secondo incontro del progetto Anime felici ideato e curato dallo Studio Santarsiero è stato: la felicità ed economia.

I concetti della Felicità attraverso dimensioni chiave.
Il 24 novembre del 2015 si è tenuto il secondo incontro del seminario Anime felici presso la sede Tim Factory a Roma.
Il progetto nato in collaborazione con il socio Anima per il sociale nei valori d’impresa ha affrontato un tema molto importante: il ruolo della felicità nella società attuale, la funzione e il senso che attribuisce alle attività in ogni realtà sociale, nelle organizzazioni, nelle relazioni umane.
L’incontro è stato presentato da Sabrina Florio, presidente di Anima per il sociale nei valori d’impresa, che ha introdotto la performance di Gianluca Bondi, Psicoterapeuta, Regista e Direttore Teatro Piccolo Re di Roma.
L’artista, accompagnato dalla musica, ha deliziato gli ospiti con Il collage della felicità, ha interpretato diverse frasi significative che sono state scritte nel corso dell’esistenza e che parlavano del significato della Felicità.
Da sinistra: Leonardo Becchetti, Maria Cecilia, Pascal Jansen e Sabrina Florio
Cosa s’intende per felicità? La felicità è contagiosa? Se sei felice non gridare troppo. La felicità è una forma di coraggio. La felicità è amore.
Il convegno è stato moderato dalla dott.ssa Maria Cecilia Santarsiero, Amministratore Unico di Studio Santarsiero S.r.l. e Coordinatrice del Progetto Anime Diverse che ha introdotto il dialogo tra Leonardo Becchetti, Professore Economia Politica Università di Roma Tor Vergata e Pascal Jansen, Client principal ThoughtWorks.

E’ possibile misurare la felicità in economia? E come si raggiunge un punto d’equilibrio tra aspettative e realizzazione?
Il prof. Becchetti ha risposto che è assolutamente possibile, un esempio lampante possiamo averlo con la politica, infatti il risultato delle elezioni non è altro che lo specchio di ciò che l’individuo vorrebbe per raggiungere lo stato di massimo appagamento e dichiararsi Felice.
Viviamo in un sistema economico-sociale molto complesso e sono innumerevoli le trappole e le opportunità.
E’ ancora valido il paradosso di Richard Easterlin che ha messo in crisi la maggior parte degli economisti e psicologi, il paradosso induce a riflettere su quali obiettivi, quale stile di vita è meglio perseguire e quali sono le prospettive di benessere sociale per una società che intenda mettere la persona e i suoi bisogni al centro di ogni decisione pubblica.
E’ risultato che il PIL non è un buon misuratore del benessere e c’è bisogno di molto altro come rapportare aspettative e realizzazione, diseguaglianze e confronto.
La ricchezza non produce la felicità, il focus centrale sta nella relazione tra le persone e i beni sono mezzi per relazionarsi nelle innumerevoli diversità.
Se le aziende sono in grado di valorizzare le diversità aumentano la produttività.
Quest’ultima non è il fine verso dove orientare l’attività, le imprese hanno la responsabilità sociale di preoccuparsi del benessere dei dipendenti.
Gianluca Bondi
What makes Thoughworks different?
Durante l’incontro è intervento Pascal Jansen, Client principal ThoughtWorks, portando una coinvolgente testimonianza sul modello organizzativo di questa azienda americana, dove non ci sono né capi né manuali, solamente squadre funzionali dove al massimo trovare un mentore che funga da bene/stimolo, dove la motivazione estrinseca (bastone- carota) è superata di gran lunga da quella intrinseca. Le donne sono molto valorizzate.
Passione, felicità, eccellenza e innovazione tecnologica regnano. La felicità del lavoratore è la conoscenza.

Il mercante dei balocchi.
Per competere nell’era digitale bisogna essere tecnologicamente avanzati e siamo solamente all’inizio della rivoluzione, in quanto il futuro ci vedrà sempre più avanti e attori del processo di evoluzione.
Sarà molto difficile mantenere il giusto equilibrio tra tecnologia e relazione rimanendo felici. Le aziende dovranno necessariamente adattarsi al cambiamento in base all’aumento della tecnologia e non cadere nella trappola di impoverirsi al livello relazionale.
Cultura, convivialità, benessere, diversità, valorizzazione dell’individuo su tutto questo dovranno investire le imprese.
La felicità è influenzata dalla tecnologia e lo dimostra il mercante dei balocchi che passa ogni 5 minuti sui nostri smartphone.

I progressi scientifici più straordinari, le prodezze tecniche più strabilianti, la crescita economica più prodigiosa, se non sono congiunte ad un autentico progresso sociale e morale, si rivolgono, in definitiva, contro l’uomo - Lettera Enciclica LAUDATO SI’ del Santo Padre Francesco

www.studiosantarsiero.it
http://www.telecomitalia.com/tit/it/cultura/TIM-factory-cultura-confronto.html
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