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martedì, 28 ottobre 2025 05:18 |
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Alessandra D'Annibale
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Il Teatro Ghione di Roma si è trasformato in un caleidoscopio di emozioni, musica e comicità con il ritorno di Cin-Ci-Là, l’operetta più celebre e amata del repertorio italiano, che festeggia il suo centenario con una produzione sfavillante e irresistibile.
Sotto la regia e direzione artistica di Maria Teresa Nania, lo spettacolo si presenta come un trionfo di eleganza e ironia. I costumi firmati da Eugenio Girardi e Loris Danesi sono un tripudio di colori e dettagli orientaleggianti, mentre le coreografie di Monica Emmi animano la scena con ritmo e leggerezza, contribuendo a rendere l’intera rappresentazione un vero gioiello teatrale.
A Macao, in epoca contemporanea (del 1925), la giovane e timida principessa Myosotis, interpretata dal soprano Consuelo Gilardoni, figlia del Re di Macao, interpretato da Gianfranco Teodoro, ha sposato l’altrettanto timido e imbranato principe Ciclamino, interpretato dal tenore Silvio Barca, ma né l’una né l’altro hanno la minima idea di che cosa sia il sesso e non sono nemmeno in grado di consumare il matrimonio. La principessa è triste perché ha dovuto abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza, durante la quale è stata seguita ed indottrinata dal fedele Blum, eunuco di corte, l'attore Gianluca delle Fontane motivo per cui non trova interessante questo sua nuova vita da sposa. È un problema non solo per la dinastia, ma per tutta Macao, poiché vi è in uso il Ciun-Ki-Sin, ossia il periodo in cui ogni divertimento e ogni attività lavorativa vengono sospesi dal momento delle nozze dei prìncipi fino al momento in cui il loro matrimonio viene effettivamente consumato.
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In città arrivano però da Parigi, per girare un film, la vivace e spregiudicata attrice francese Cin-Ci-La, interpretata da Silvia Santoro, e l'innamorato e geloso Petit Gris, l'attore comico Diego Colaiori
suo eterno corteggiatore. Il mandarino di Macao, Fon-Ki, padre di Myosotis, decide di affidare i due imbranatissimi giovani cinesi alle cure sentimentali (e non soltanto sentimentali) dei due europei.
Questi svolgono fin troppo bene il loro compito, perché il principe Ciclamino si innamora di Cin-Ci-La e Myosotis sembra attratta da Petit-Gris. I giovani prìncipi vengono svezzati sessualmente, ma ci vorranno tutta l’abilità e tutto il fascino di Cin-Ci-La per spiegar loro che d’ora in avanti dovranno arrangiarsi tra loro e rivolgere all’interno della coppia e del matrimonio le rispettive attenzioni.
Myosotis e Ciclamino si innamorano finalmente l’uno dell’altra e Macao può festeggiare la fine del Ciun-Ki-Sin e il ritorno alla bella vita. Cin-Ci-La, ultimato il film, se ne torna a Parigi con Petit-Gris.
La forza di Cin-Ci-Là risiede nella sua musica immediata e vivace, che accompagna il pubblico in un viaggio esotico e surreale, dove l’amore e il desiderio si mescolano con il gioco teatrale e la caricatura.
Il testo, leggero e divertente, conserva intatta la sua freschezza anche a cento anni dalla prima rappresentazione, confermando il titolo come uno dei più longevi e popolari dell’operetta italiana.
Questa nuova edizione della Produzione Nania Spettacolo al Teatro Ghione non è solo una celebrazione del centenario, ma anche un omaggio alla tradizione del teatro musicale leggero, capace di coinvolgere, divertire e incantare generazioni di spettatori.
Cin-Ci-Là torna a brillare, portando con sé tutto il fascino di un’epoca e la magia di un genere che non smette mai di sorprendere.
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