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Cagliari: dialogo intermediterraneo

martedì, 04 luglio 2017 16:53

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Fabrizio Federici
Si è svolto, presso l’ex- Manifattura Tabacchi di Cagliari, il convegno illustrativo di “Lungo le rotte del corallo”, parte essenziale del progetto “Rotte Mediterranee”: organizzato dall’Associazione “OMeGA”, Osservatorio Mediterraneo di Geopolitica e Antropologia, col supporto della Fondazione di Sardegna e dei circoli cagliaritani “Yachting Club Caralis” e “Ichnusa”. “Lungo le rotte…”, ricordiamo, ha il patrocinio dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero, delle Ambasciate tunisina e algerina in Italia e, in varie forme, di molte altre istituzioni, pubbliche e private: Associazione dei Medici di origine Straniera in Italia (AMSI),Unione Medica Euromediterranea (UMEM), Associazione Uniti per Unire, Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), Unione delle Università del Mediterraneo (Unimed), ecc…
Questo primo anno del progetto “Rotte Mediterranee” ha come titolo appunto “Lungo le rotte del Corallo”: rotta antica tra le direttrici che attraversavano il Mediterraneo, frequentata per millenni, rotta essenziale di scambio tra i banchi di corallo e gli opifici della Sardegna e i mercati di sbocco della Tunisia.
Dopo i tre convegni preparatori di Roma dell’inverno e primavera scorsi, a Cagliari OMeGA e i suoi partner si son soffermati su alcune delle eccellenze agroalimentari della Sardegna, sottolineandone la valenza anche come volani di sviluppo economico per tutta la sponda sud del Mediterraneo.
In apertura, l’ammiraglio Enrico La Rosa, Presidente di OMeGA, ha illustrato motivazioni e obiettivi del progetto “Rotte Mediterranee”: sottolineandone, in particolare, la natura di contributo alla ripresa di un dialogo intermediterraneo, che attualmente versa in una crisi profonda. In un Mediterraneo che, in un certo senso, sembra tornato ai tempi delle ultime Crociate, cioè terreno di scontro tra le superpotenze dove i motivi religiosi e culturali fan semplicemente da alibi a interessi chiaramente imperialistici, e dove le “Primavere arabe” segnano quasi tutte il passo, “Che fare?”.
“Siamo fieri di essere europei”, sottolinea il Presidente di Omega, “l’Europa ci è costata tante guerre e tanto sangue; ma ci ha dato anche i fondamenti del pensiero liberale e dell’organizzazione democratica degli Stati…Ma in Mediterraneo si continua a morire, anche più di prima, anche senza guerre. OMeGA allora è convinta che vada tentata la formazione d’ una Comunità mediterranea, coesa ed autogovernata. Non rinneghiamo l’Europa, cui siamo fieri di appartenere, ma questo progetto va condotto al di fuori dell’egida euro-americano-sino-russa. Questo il quadro strategico del nostro pensiero: il viaggio di OMeGA da Cagliari alla Tunisia, nel Maghreb, dal 3 sino alla prima decade di luglio, è un primo passo in questa direzione: come tentativo di promuovere la nascita di movimenti d’opinione favorevoli a forme di colloquio permanente tra i Paesi del Mediterraneo, onde permettere la crescita di autocoscienza e autogoverno in tutta la regione”.
Alberto Osti Guerrazzi, segretario di OMeGA, s’è soffermato sull’importanza culturale, sociale ed economica dell’olivo e dell’olio di oliva nella storia del Mediterraneo. Guido Sanna, gastroenterologo, Presidente del “Sailing Club” Cagliari, ha commentato quest’intervento dal punto di vista d’un medico, evidenziando il valore nutrizionale e curativo (anche in alcune forme di tumori) dell’olio d’oliva.
Il Dr. Fulvio Salati è intervenuto sullo stato attuale dell’acquacultura in Sardegna, purtroppo decisamente insoddisfacente. Il dr. Caristu, Presidente del Consorzio regionale Pecorino Romano (nome legato al fatto che, nell’ 800, molti produttori laziali di pecorino si trasferirono in Sardegna, dove trovarono maggiori pascoli e ovini), ha illustrato l’attuale situazione della produzione e dell’export di questo formaggio (67% della produzione esportato negli USA). Aspetti negativi, i nuovi trattati commerciali (come il CETA, recentemente concluso tra UE e Canada, e il TTIP UE-USA, temporaneamente accantonato, N.d.R.), che renderebbero difficile difendere le nostre eccellenze dalle imitazioni. S’è parlato, infine, di bottarga di muggine, altra storica eccellenza alimentare sarda.
Il Presidente La Rosa, in conclusione, ha esortato gli intervenuti (ringraziandoli per la loro partecipazione) a promuovere il più possibile sinergie e coproduzioni coi nostri vicini tunisini. Appunto a Tunisi si concluderanno “Le Rotte del Corallo”: col convegno di giovedì 6 luglio alla sede dell’Istituto Italiano di Cultura, sul tema “Il dialogo inter-mediterraneo: attuale paralisi e possibilità di rilancio”.
Si confronteranno studiosi e analisti di alto livello culturale, italiani e tunisini, docenti di alcuni tra i più prestigiosi Atenei dei due Paesi: Germano Dottori, docente Luiss e analista per il periodico “Limes”, Mohammed Hassine Fantar, professore universitario emerito, Marco Lombardi, docente Università Cattolica di Milano e Itstime, Mohamed Menzli, giornalista della Radio tunisina, e altri.
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