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venerdì, 04 agosto 2017 19:16 |
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Cristina Roselli
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Una delle tematiche favorite dalla letteratura internazionale è sicuramente quella del protagonista che di fronte ad indicibile sofferenze, sfortune ed avversità, riesce comunque a mantenere la propria umanità riuscendo a superare qualsiasi prova venga presentata sul suo cammino.
Tale tema archetipale è riscontrabile più recentemente in quel fenomeno mondiale che è stato Hunger Games di Suzanne Collins dal quale è stata tratta successiva saga cinematografica di eguale successo.
L'equivalente di tale successo è rinvenibile anche nel mondo del fumetto giapponese nell'opera Battle Royale di Koushun Takami e Masayuki Taguchi.
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Manga di genere seinen pubblicato dal 2000 al 2005 inizialmente nella rivista Young Champion per poi essere riunito in 15 tankabon, Battle Royale pone al centro della trama una lotta all'ultimo sangue per la sopravvivenza all'interno di un “programma” che fa della perversione dell'animo umano la sua bandiera battente.
In un futuro distopico in cui ogni anno gruppi di ragazzi vengono prelevati a forza per partecipare ad un torneo televisivo in cui è in palio la propria vita, il protagonista Shuya Nanahara si ritrova coinvolto in prima persona in questo macabro gioco a premi nel quale l'unico scopo è colpire prima di venire colpito.
Incurante dei vari ammonimenti di pesanti conseguenze (e dopo aver assistito all'assassinio a sangue freddo del suo migliore amico) Shuya decide si non partecipare al “gioco” e di trovare altri ragazzi che come lui, rapiti e storditi da questo improvviso cambio di eventi, decidano di non partecipare.
In breve tempo incontra Noriko Nakagawa la quale decide di seguire Shuya e di trovare una via d'uscita nonchè il torreggiante Shogo Kawada che rivelerà di essere il vincitore della passata edizione e di conoscere il modo in cui non solo sopravvivere alla mattanza ma anche di fuggire.
Nel frattempo il resto dell'isola in cui sono stati trasportati i quarantadue “concorrenti” è in fermento; ben presto la situazione che sono costretti a vivere sgretola in alcuni la sanità mentale e in altri scatena atavici istinti primordiali di violenza incontrollata, rendendo la situazione ancora più complicata per coloro che invece vorrebbero trovare una soluzione pacifista.
Il susseguirsi di capitoli al cardiopalma è spesso inframezzato dagli spaccati di vita dei personaggi che riescono a illuminare il lettore non solo sulle varie personalità di ciascuno ma anche sulle motivazioni che li spingono a combattere o a resistere all'interno del gioco infernale nel quale si trovano catapultati.
Aiutato d uno stile grafico assolutamente particolare, a cavaliere tra un tratto pesante e realistico ed uno più propriamente tipico del genere manga, Battle Royale è una lettura intrigante sopratutto per gli appassionati di thriller psicologici nonché di sequenze d'azione all'ultimo respiro.
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