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MAGNUS

sabato, 03 marzo 2018 08:11

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Cristina Roselli
Nel mondo del fumetto internazionale moltissimo sono gli autori che invocano negli appassionati reazioni quasi viscerali alla sola menzione del proprio nome, testamento questo dell'impatto emotivo che le opere di arte sequenziali posseggono e uno di questi nomi è sicuramente quello di Magnus, al secolo Roberto Raviola.
Magnus (1939-1996) è considerato ancora oggi uno dei massimi esponenti del fumetto italiano, spaziando le sue opere diversi generi e tematiche ma accomunate tutte da una grande precisione stilistica dal punto di vista grafico e da una capacità narrativa fuori da comune.
Interessatosi al mondo del fumetto durante gli anni universitari, l'autore in questo periodo principia la creazione delle prime strisce a fumetto. Il vero successo arriva successivamente al connubio artistico con un altro grande autore del panorama fumettistico italiano ossia Max Bunker con il quale si dedica a due dei maggiori titoli della storia a fumetti del Bel Paese ossia Satanik ( 1964) e Kriminal ( 1964) che confermarono la virata dell'interesse dei lettori verso il fumetto noir introdotto pochi anni prima dal Diabolik delle sorelle Giussani.
L'opera che però rimane la più famosa e celebrata della coppia di grandi artisti è certamente Alan Ford che, grazie agli scalmanati membri del gruppo T.N.T e alle loro impossibili peripezie da agenti segreti, è divenuta una delle più longeve nel mondo del fumetto italiano, sostenendo una pubblicazione di quasi cinquant'anni.

Successivamente Magnus inizia una proficua collaborazione anche con Renzo Barbieri insieme al quale produce moltissime opere di stampo erotico tra le quali basta ricordare Mezzanotte di morte e Il teschio vivente.

Successivamente l'autore si concentra su quello che è forse considerato il suo lavoro più prestigioso ossia Lo Sconosciuto che s'incentra sulle avventure di un ex-mercenario dal terribile e violento passato del quale però non viene mai rivelata l'estensione nell'intera opera.

Dopo la creazione di altre due opere quali Milady 3000 (1980) e il Necron(1981), Magnus si dedica a quella che sarà l'ultima opera della sua carriera ossia una storia con protagonista Tex Willer che apparirà poi nel Texone del 1989, poco tempo dopo la scomparsa del grande disegnatore.
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