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Expo 2015 - A che punto stanno le cose?

giovedì, 19 febbraio 2015 18:22

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Mafalda Bruno
L'evento clou del 2015, l'Expo di Milano, è oramai alle porte. Ma qual'è il significato della manifestazione? Cosa riserva ai milioni di spettatori che lo visiteranno? Sarà l'Italia pronta per il grand opening del 1° Maggio?
L’Esposizione Universale è stata ideata da MoDus Architects con la supervisione dall'Architetto Matteo Gatto, direttore Aree Tematiche di Expo Milano 2015: a lui ftNews ha rivolto alcune domande sullo stato dell'arte dell'evento.

Architetto, cosa si aspetta il mondo da Milano e dall'Expo?
Il mondo si attende di vivere un’esperienza unica e indimenticabile. E così sarà.
Dal 1° maggio al 31 ottobre i visitatori avranno la fortuna di essere i protagonisti di un’avventura da ricordare per tutta la vita per la varietà e ricchezza di contenuti, iniziative, proposte scientifiche e tecnologiche legate alla tematica Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita.
Gli oltre venti milioni di visitatori che ci attendiamo avranno il privilegio di non assistere ad una pura esibizione del progresso umano ma avranno l’occasione di partecipare attivamente al dialogo e alla cooperazione tra le nazioni, organizzazioni e aziende al fine di individuare strategie comuni in grado di migliorare la qualità della vita e sostenere l’ambiente.

Tutto l'impianto Expo 2015, per un periodo, ha scricchiolato sotto il macigno di appalti truccati, collusioni con la malavita... siamo fuori da questo marciume? Saremo pronti il 1° Maggio?
Come società abbiamo sempre operato nel massimo rispetto delle leggi. Certo abbiamo passato momenti difficili per la colpa di un paio di individui isolati, ma ne siamo fuori.
Tant’è vero che recentemente l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha siglato un protocollo d’Intesa con l’Autorità Nazionale Anticorruzione Italiana (ANAC) che individua nelle procedure adottate per Expo 2015 un esempio virtuoso, meritevole di essere replicato.
L’impostazione del piano anticorruzione è davvero innovativa, visto che realizza un vero e proprio ribaltamento di prospettiva, basato sulla piena trasparenza di tutte le procedure fin dalle loro fasi iniziali: la verifica preventiva della correttezza di ogni documento rende più efficace e più rapida l’individuazione di eventuali irregolarità, un aspetto importante anche per garantire che i lavori procedano secondo la loro regolare tabella di marcia.
In tal senso, il piano anticorruzione di Expo Milano 2015 potrà diventare un modello internazionale in numerosi ambiti.
A proposito di 1^ Maggio, non si temono manifestazioni di protesta dopo il diktat di Renzi di lavorare e pure sodo?
Noi continuiamo a lavorare senza soste e consapevoli che il Primo Maggio sarà un evento di portata mondiale, un appuntamento lungamente atteso da milioni di persone che visiteranno gli spazi espositivi.
Sarà una giornata fondamentale non solo per noi, organizzatori di Expo Milano 2015, ma per tutta l’Italia. Dovremo dare prova di efficienza e sono sicuro che il nostro Paese sarà in grado di mostrare al mondo il suo volto migliore, senza polemiche e proteste che non farebbero altro che offuscare inutilmente la nostra immagine.

Uno degli argomenti principi del tema Expo è il ritorno alla terra. Dobbiamo tornare ad imparare dai Nativi d'America nel culto di Madre Terra?
Ogni contributo che va nella direzione di uno sviluppo sostenibile e della corretta alimentazione è ben accetto. E’ necessario però abbinare le buone pratiche della tradizione contadina con le ultime innovazioni e scoperte scientifiche in ambito agronomo. Solo così si potranno ottenere risultati soddisfacenti.

Condivisione, saggezza, apprezzamento per la pagnotta di pane. Sono questi i temi cruciali con cui si elimina la fame nel mondo?
Per contrastare la fame nel mondo serve uno sforzo comune, da parte di tutti, dalle istituzioni alla società civile sino ad ogni singolo abitante del pianeta, affinché si individuino metodi di intervento largamente condivisi in grado di fornire cibo a chi quotidianamente fa davvero fatica a nutrirsi.
Allo stesso tempo, è necessario mettere in campo una seria campagna di informazione sui danni che può causare l’alimentazione errata e l’eccessivo nutrimento.
Bastano un paio di dati per far comprendere la gravità della questione: nel biennio 2010-2012 oltre 870 milioni di persone hanno sofferto la fame.
Allo stesso tempo, c’è anche chi muore per alimentazione scorretta e disturbi derivanti da una eccessiva assunzione di cibo, stiamo parlando di circa 2,8 milioni di persone.
Situazioni che non sono più tollerabili.
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