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Patrizia Braghin
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Thriller, l’iconico album di Michael Jackson che ha superato le 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, quest’anno compie 40 anni e, per celebrarlo, Sony Music e l’Estate of Michael Jackson hanno annunciato l’uscita di un’esclusiva riedizione che sarà disponibile dal 18 novembre. MICHAEL JACKSON THRILLER 40 conterrà un doppio disco composto da Thriller e da un secondo album con alcune sorprese per i fan, inclusi dei brani del Re del pop scritti durante la lavorazione di Thriller e mai pubblicati. Thriller sarà disponibile anche nella versione LP UltraDisc One-Step 180g 33RPM realizzata da Mobile Fidelity.
Diverse attività sono in programma da qui alla fine dell’anno per onorare quest’opera di Michael che ha battuto il record di 8 Grammy vinti, ha infranto le barriere musicali e cambiato per sempre le frontiere della musica pop e dei video. L’album Thriller è stato infatti per 500 settimane nella classifica di Billboard, di cui 37 al numero 1, e ha venduto oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo dalla sua uscita il 30 novembre del 1982. La prima di queste iniziative è il lancio di nuovi prodotti con lo speciale logo Thriller 40, ora disponibile esclusivamente attraverso il webstore MichaelJackson.com. Thriller è arrivato al numero 1 in tutti i paesi del mondo e sette brani dell'album sono diventati singoli nella Top 10 e tre, "Beat It", "Billie Jean" e "Thriller", sono entrati al numero 1.
La musica di Thriller era così singolare per l'epoca da sfidare qualsiasi definizione di rock, pop o soul precedente. "Beat It" era un nuovo tipo di ibrido pop-rock e ha demolito la segregazione di lunga data tra la musica bianca e quella nera insieme alla chitarra incendiaria di Eddie Van Halen. In "The Girl Is Mine", due uomini, uno bianco e uno nero, scherzano sulla stessa ragazza. Nello stesso album c'erano canzoni come "Wanna Be Startin' Somethin'" di origine africana e "Billie Jean" basata sul rhythm and blues.
Michael ha deciso di rivoluzionare il modo di raccontare una storia e intrattenere su larga scala attraverso i video, ma ha dovuto affrontare degli ostacoli. Nonostante l’impostazione cinematografica, la narrativa drammatica e la coreografia spettacolare di "Billie Jean", MTV dell’epoca, che stava programmando quasi esclusivamente artisti rock bianchi, si è rifiutato di suonarlo. Una volta che il muro è crollato, gli ascolti di MTV sono aumentati vertiginosamente e si è aperta una porta per una generazione di artisti afroamericani. "Era il Jackie Robinson di MTV", ha detto il critico culturale Touré. Poi è arrivato l'indimenticabile cortometraggio Beat It, che vedeva Michael riunire due bande attraverso il potere della musica e della danza. E poi c'era "Thriller". Nessun altro video prima o dopo ha generato una tale eccitazione e ha una tale presa sulla nostra attenzione, tanto che 40 anni dopo lo condividiamo tutti come memoria collettiva e rimane l'unico video musicale ad essere inserito nell'élite National Film Registry dal Libreria del Congresso.
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