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NANA

sabato, 23 maggio 2015 01:07

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Cristina Roselli
Caso editoriale del '2000, data iniziale della pubblicazione, questo shoujo dai bellissimi disegni nati dalla matita di Ai Yazawa, è riuscito a conquistare una folta schiera di appassionati in tutto il mondo, superando in notorietà anche il precedente lavoro della mangaka Gokinjo Monogatari, il quale le aveva permesso di raggiungere incontrastate vette di successo.
L'incipit della trama è molto semplice ma efficace: due ragazze con lo stesso nome (Nana che in giapponese significa sette e tale numero diverrà parte integrante della trama) ma diverse come il giorno e la notte, s'incontrano per caso o per destino durante un viaggio in treno unendo da quel momento le propri vite con un filo rosso a doppio nodo.
Nana Komatsu (poi soprannominata Hachi, ossia otto) è ingenua e sognatrice, desiderosa solamente di costruirsi una famiglia felice.
Nana Osaki, punk-rocker dal passato difficile ma coraggiosa e determinata nel suo proposito di raggiungere la celebrità nel mondo della musica e non essere solo conosciuta per la sua storia d'amore con il famoso e problematico bassista Ren Honjo.
Attorno alle due eroine ruota un mondo fatto di amore e odio, speranza e disperazione, emozioni spesso incarnate nelle vicende degli altri membri del gruppo di Nana Osaki (i Black Stones) i quali spesso fanno solo da contorno al profondo legame tra le due protagoniste che aumenta con il passare del tempo e rimane il vero perno della narrazione, nonché la base per lo sviluppo di tutte le vicende degli altri personaggi.
Quello che contraddistingue questo bellissimo lavoro, oltre alla storia articolata e alla ben delineata psicologia di ogni personaggio, è il tocco distintivo della Yazawa la quale, da vera appassionata di moda, riversa questo interesse nel tratteggio degli abiti dei vari protagonisti, a volte veramente fuori dagli schemi ma comunque visivamente straordinari.
Il manga al momento si trova in uno stato di hiatus a tempo indeterminato in quanto l'autrice, ricoverata per una grave malattia e dimessa nel 2010, non sembra intenzionata a riprendere in mano le vicende e gli amori dei Black Stones, abbandonando l'intreccio in un punto decisamente tragico, con la morte di Ren e la sparizione di Nana Osaki.
Nella speranza di non dover rimanere ancora a lungo bramando un finale per una storia talmente accattivante (incubo di qualsiasi lettore), Nana rimane comunque una pietra miliare per il genere shoujo manga degli ultimi anni e merita decisamente di essere aggiunto alla propria collezione.
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