Redazione     Informativa     Link  

La calda estate 2015 della TV tedesca

lunedì, 17 agosto 2015 17:17

condividi su facebook
Mafalda Bruno
Sul fatto che i tedeschi sappiano far di conto, non ci piove. Salta all’occhio anche di chi della politica economica europea non gliene cale né tanto né poco: basta e avanza il “per sentito dire”.
Tolto questo però, che non è poco d’accordo, ma non è tutto, posso assicurare che ci ho provato. Giuro. Ce l’ho messa tutta per capire il perché della totale assenza di fantasia e versatilità della tivù tedesca.
In questo periodo di ferie dei programmi canonici, sia Mediaset che Rai sfornano a ripetizione, con una copiosità che manco la premiata fornerìa Banderas & Rosita con i loro biscotti, serie televisive, soap e film tutti made in Germany.
La Rai in mattinata alterna ben tre diversi telefilm che già solo i titoli darebbero problemi di comprensibilità anche al genio più equilibrato dell’universo: il nostro amico Charly, la nostra amica Robbie e il nostro amico Kalle. Tutti amici. Alè.
Ho le prove di quello che affermo.
Da Wikipedia: “in Italia su Rai2 da lunedì 1º giugno alle 11:20 con il titolo Il nostro amico Kalle (come riferimento alle serie Il nostro amico Charly e La nostra amica Robbie)”. Ecco, appunto, casomai fosse stato difficile arrivarci.
E’ andata così insomma: almeno uno dei tre titoli all’inizio era diverso Finalmente arriva Kalle e invece, pensa che ti ripensa, spremiti le meningi, arrovèllati pure di notte, hanno partorito l’idea geniale e originale per un titolo, ohibò, preciso, identico, spiccicato agli altri due telefilm.
Ora, delle due l’una: o in Germania c’è carenza di vocabolari di sinonimi e contrari, oppure la loro assenza di estro, genialità e fantasia, non è una leggenda metropolitana, ma la pura realtà. Chiaramente opto per la seconda che ho detto, anche perché la permanenza di alcuni mesi ad Amburgo anni fa, me ne ha dato prove e conferme.
Quanto poi ai film, tipo quelli targati Rosamunda come diavolo si chiama, la musica non cambia.
L’interpretazione degli attori tedeschi è sempre quella, inconfutabilmente statica. Si punta molto ai primi piani dei volti (perché sono quasi tutti begli attori ed attrici) ma le espressioni recitative sono sempre le stesse: o crucciati o felici, non esistono vie di mezzo.
Nelle scene, ogni tanto (ma poco eh?) si sfiora il dramma, magari una decisione irrevocabile (così la presentano) di finire una storia d'amore con un suicidio o con una partenza definitiva, alla addio per sempre per intenderci, un animale in procinto di morire o che è scappato, un castello secolare che rischia di essere demolito per fare posto ad un centro commerciale, insomma un colpo di scena che ti fa drizzare le antenne e tu sei lì che pensi “evvai, ora suspence: vediamo come va a finire…”
Pluff. Non succede niente. Nella scena successiva (quindi neanche verso la fine che almeno staresti, come dire, col fiato sospeso, in pizzo in pizzo sul divano) l'aspirante suicida non ha più intenzione di acquistare un biglietto di sola andata per il Regno dei Giusti, anzi, è felice di tornare insieme al fedifrago che voleva lasciare (ma se solo un attimo fa ti volevi ammazzare per quel bastardo…. bah) disfa le valigie perché è stata solo una finta partenza, l’animale smarrito è vivo e vegeto e ritorna a casa sano e salvo, il castello trova miracolosamente i fondi, e in 4 4= 8, viene riportato al suo antico splendore, tutti ridono, tutti si amano e alleluja. Fine. Ma dimmi tu....
Una menzione speciale però la merita sicuramente il film La nave dei sogni: questa serie è talmente avvincente (!!??) che come premio, bontà loro, ce la rifilano solo il sabato. Nave da crociera extra lusso, con tanto di nome scritto a caratteri cubitali sul muso della medesima, sul citofono insomma: “DEUTSCHLAND”, casomai avessimo dubbi sulla nazione di provenienza del film. E’ una nave tedesca-tedesca, chiaro?
Aperta parentesi: ad onor del vero, viaggiando la nave veramente per posti incantevoli nel mondo, come dire, uno almeno quei luoghi da sogno se li vede in televisione, senza dover ricorrere solo a Kilimangiaro che è in ferie, tra l'altro. Chiusa parentesi.
Ma quanto alle storie e ai protagonisti, e aridaje…. si tratta di coppie prossime alle nozze che si sposano sulla nave: anche qui, drammi di segreti tenuti celati con relativi matrimoni a rischio. Rilassatevi, scoprirete presto (fin troppo presto) che non è successo niente di niente. E vissero sposati e contenti.
Un capitano bonaccione che mai una volta, dico una, avesse almeno tentato un approccio galante con una passeggera, un medico di bordo dalla voce monocorde, tipo frate francescano nella omelia domenicale, mai alle prese con le sue funzioni mediche che lo mostrino in azione, e una direttrice di crociera, cotal Beatrice, un donnone dall'aria benevola, scapola impenitente, che gongola tra il capitano e il medico senza nessun approdo a niente di niente, a qualcosa che crei, boh, un poco di verve, di vivacità. Mi si dirà: ma se questi inciuciassero tra loro, addio serie tv.
Ho capito: esigenze di copione.
(Copione????????)
Per pietà: aridatece (almeno) Jessica Fletcher!!
Mostra altri Articoli di questo autore
info@freetopnews.it
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

© 2014 - ftNews è una testata di libera informazione.
© 2014 - FreeTopNews è una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre più ricchi i contenuti e accrescere la qualità del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.