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sabato, 14 novembre 2015 19:54 |
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Cristina Roselli
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Il tema della famiglia e delle disavventure che possono accadere al suo interno è forse uno dei più sfruttati a livello cinematografico (pensiamo alle celeberrime stranezze della Famiglia Addams), televisivo ( esempio calzante è la disfunzionale famiglia protagonista della bellissima serie americana Shameless) nonché letterario (indimenticabile la famiglia Malaussène delineata dal grande autore Daniel Pennac).
L'idea della famiglia quale punto centrale della narrazione ha coinvolto immancabilmente anche il mondo dei fumetti.
Uno dei primi modelli di arte sequenziale legato al tema familiare riguarda la serie scritta e disegnata da Rudolph Dirks intitolata The Katzenjammer Kids (1897) ed in seguito approdata sulle italiche sponde con il titolo di Bibì e Bibò.
I veri protagonisti sono i due bambini i quali riescono sempre a combinare qualche guaio inaspettato, fonte principale della comicità dell'opera.
Esempi successivi incentrati sulle tematiche di stampo familiare sono The Newlyweds (1904) e Jiggs and Maggie (1913), entrambi diGeorge McMagnus.
Queste due opere oltre ad avere un contenuto comico ed ironico, come la maggior parte dei fumetti dell'epoca, presentano anche profili satirici nei confronti della società, messa a nudo tramite le idiosincrasie e stranezze dei protagonisti.
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Su questa falsariga, rappresentando le preoccupazioni e le nevrosi di ogni famiglia, s'innesta anche la serie The Gumps (1917), creata da Sydney Smith.
Sebbene le prime famiglie a fumetti furono prevalentemente di origine borghese, Lil' Abner di Alfred Gerald Caplin (maggiormente conosciuto come Al Capp), s'innesta invece in un piccolo paese agricolo dell'America del Sud chiamato Dogpatch.
Lil'Abner diventerà ben presto grazie alla copiosa dose satirica del quale è investita l'opera principale con al centro della narrazione una famiglia, con un protagonista un po' svampito ma onesto e gran lavoratore.
Più moderni ed oramai entrati nella coscienza collettiva come prototipi del genere familiare sono i Flinstones e i Jetsons, entrambi creati da William Hanna e Joseph Barbera.
Queste due serie rappresentano facilmente le peculiarità dell'epoca moderna benchè siano incentrate rispettivamente nella preistoria e nel futuro.
Sebbene entrambe siano opere corali nelle quale i protagonisti interagiscono frequentemente gli uni con gli altri per creare l'intreccio narrativo, il fulcro delle vicende risiede nel rapporto tra i coniugi.
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Questa nuova attenzione per il bisticcio tra marito e moglie, sempre connotato di una forte dose d'ironia tutta inglese, è ciò che ha reso celebre Andy Capp di Reg Smythe opera cha ha ricevuto consensi il tutto il mondo.
Tematica particolarmente sentita in Spagna le vicende familiari connotano un gran numero di fumetti; a titolo esemplificativo basti ricordare La Familia Ulises (1945) e La Familia Cebolletta (1951).
Anche nel territorio italiano la famiglia per diverso tempo è stata al centro delle narrazioni a fumetti; è appena il caso di ricordare il celeberrimo Sor Pampurio (1929), La Famiglia Doggidì eLa Famiglia Spaccabue (1945).
Probabilmente la famiglia a fumetti più conosciuta al momento attuale è quella creata da Matt Groening, I Simpsons che ancora oggi rappresentano in maniera spassosa e totalmente priva della censura del politically correct le contraddizioni della società americana, tanto da essere divenuti oramai uno dei simboli dell'epoca moderna.
Sul fronte dei manga è necessario fare cenno ad un'interessante opera del grande mangaka Tsukasa Hojo intitolata Family Compo che, con una buona dose di schietto umorismo, affronta le tematiche di una famiglia non convenzionale senza cadere in deboli stereotipi di genere, delineando già nell'ormai lontano 1996 un potente intreccio narrativo e visivo.
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Nome: Alessandra Cavaterra |
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Messaggio: bell'articolo, molto interessante |
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