Redazione     Informativa     Link  

Giù le mani da Napoli...

mercoledì, 07 gennaio 2015 11:50

condividi su facebook
Napoli: P.zza del Plebiscito per Pino Daniele
Rosario Pesce
Quella di ieri sera è stata la più bella immagine di Piazza Plebiscito, che si sia mai vista attraverso gli schermi della televisione e della rete: infatti, più di cinquantamila persone erano assiepate lungo lo spazio delimitato dalla splendida piazza, realizzata dai Borbone a Napoli, allo scopo di rendere un saluto - non l’ultimo - a Pino Daniele, cantando i versi delle sue canzoni più famose, in attesa che venisse assunta la decisione circa lo svolgimento dei funerali, confermati nella doppia sede di Roma e della stessa Napoli.
Evidentemente, quella piazza ha messo, plasticamente, in scena un crogiuolo di sentimenti, a cui l’affetto delle persone presenti per l’idolo, tragicamente scomparso, ha saputo dare espressione nella forma più composta e civile possibile: esistono degli artisti, che sono il vero Genius Loci di una città ed, invero, Daniele lo è per Napoli, così come – in passato – lo sono stati Totò o Eduardo o Scarpetta.
Anche, l’allontanamento volontario dell’artista partenopeo dalla città natìa ha contribuito ad aumentare l’amore nei suoi riguardi da parte di chi è cresciuto, ascoltando le sue canzoni e la sua voce melodiosa.
A volte, si creano le condizioni per un’identificazione, quasi simbiotica, fra una personalità e quanti, in forme diverse, possono dichiararsi suoi fans: orbene, ieri sera, in quella piazza settecentesca, si è creata l’opportuna simbiosi fra lo spirito di Daniele e la volontà di riscatto di una città e di un popolo intero, molto probabilmente stanchi di leggere titoli di giornali, che, mentre magnificano il bluesman, mettono in evidenza – una volta ancora – le piaghe di Napoli, che - ahinoi - sono divenute, per lo più, quelle dell’intera nazione.
A leggere i commenti, anche, di autorevoli giornalisti, infatti, sembrava che la grandezza di Daniele, da uomo ed artista, fosse consistita nell’essersi distaccato da Napoli e da una visione, oleografica, della cultura di quella che è stata la capitale del Regno delle Due Sicilie per, circa, sei secoli.
Eppure, non c’è stato Napoletano più verace di Daniele, finanche quando, per esigenze familiari e professionali, ha deciso di vivere a Roma o di appartarsi nella campagna toscana, dove poi è morto in una condizione penosa di assoluta solitudine.
Le sue canzoni nascono da una capacità unica di mettere insieme generi, sonorità e riferimenti molto diversi fra loro, proprio come il popolo napoletano, che è stato in grado di fondere, nel corso dei secoli, le lingue e le culture delle popolazioni, che hanno conquistato e governato, di volta in volta, i territori al di sotto del Volturno e del Garigliano.
Napoli, panorama.
Una fusion, una commistione di linguaggi, che hanno consentito a Daniele di creare una musica originalissima, fondendo la lingua napoletana con lo slang americano, esattamente come hanno fatto i Napoletani, la cui civiltà nasce dalla commistione di elementi arabi, spagnoli, greci, latini, francesi, normanni, inglesi, americani.
Pertanto, non c’è Napoletano più autentico di Daniele, che, di questa virtù partenopea, ne ha fatto una cifra artistica: la sua musica è stata spugnosa, in grado di ricevere suggestioni da tutti gli stimoli incamerati e di restituire un esito originalissimo nelle sue conclusioni artistiche, peraltro condite da un talento straordinario.
Mutandis mutatis, il popolo napoletano – intendendo, con questo aggettivo, non solo stricto sensu quello della Città, ma dell’intera regione e del Meridione nel suo complesso – ha realizzato, per sopravvivere nel corso dei secoli, un’operazione culturale analoga a quella che, in musica, ha fatto Daniele: non è un caso se la naturale vocazione artistica di quell’operosa gente nasca dal fatto che, per farsi comprendere dallo straniero di turno, doveva recitare - in tutti i contesti della vita quotidiana - ricorrendo alla sua proverbiale gestualità ed andando, quindi, ben oltre la mera dimensione dell’oralità, che può esistere fra persone che parlano la medesima lingua.
Dunque, non ha senso differenziare la Napoli colta di Daniele da quella popolare, ridotta alla mera macchietta della pizza, del mandolino e del Vesuvio, tipica di certe rappresentazioni non solo infedeli, ma soprattutto inoriginali e costruite ad arte da chi ha avuto - nel corso del recente passato - il privilegio di scrivere la storia ufficiale del Risorgimento italiano e dell’Unità nazionale.
Miseria e nobiltà, nella Napoli moderna, come in quella del cantautore, spentosi drammaticamente alcuni giorni fa, convivono in modo armonioso, per cui non è opportuno distinguere il Bene dal Male, l’artistico dal triviale, in una rappresentazione della vita che si alimenta, necessariamente, dei contributi virtuosi di tutti gli elementi contrari, finanche quando questi possono, legittimamente, apparire stridenti o in aperta contraddizione fra loro.
Pertanto, sarebbe giusto se eventi funesti, come questi, non venissero utilizzati per riproporre l’immagine peggiore della Napoli, antica e contemporanea: mai come in tal caso, i messaggi culturali ed informativi serbano un intrinseco valore politico, che non può essere strumentalizzato o artatamente deformato in vista di finalità poco nobili.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

© 2014 - ftNews è una testata di libera informazione.
© 2014 - FreeTopNews è una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre più ricchi i contenuti e accrescere la qualità del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verrà restituito.
Limiti di Responsabilità:
Con la spedizione dell’articolo l’Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilità, né civile, né penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sarà tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato così come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilità per l’attività di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall’Utente tramite link. L’Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso è indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilità circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilità per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, è stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all’utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito è protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di proprietà di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, né in tutto né in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
È fatta salva la possibilità di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di proprietà di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.