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IL FUMETTO E...LA MUSICA

sabato, 20 febbraio 2016 08:20

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Cristina Roselli

La musica è senza dubbio una delle arti che maggiormente riescono ad influenzare la vita quotidiana divenendo colonna sonora di tutte le vicende umane, piacevoli o meno.
Inevitabile quindi il connubio con l'arte sequenziale la quale è in grado di evocare passioni e dolori con la stessa facilità con cui un sapiente giro di basso riesce a suscitare reazioni viscerali in chi ascolta.

Effettivamente il rapporto tra fumetti e musica è da sempre molto stretto difatti le trasposizioni animate di quasi tutti i fumetti,
in particolare nell'ambito manga, hanno come preludio alle puntate motivi musicali spesso indimenticabili, i quali divengono veri rappresentanti dell'opera nel suo complesso e spesso rimangono nella memoria dello spettatore anche per molti anni nella forma di ricordi d'infanzia.

Un punto di contatto molto importante tra queste due colonne portanti dell'arte e dell'intrattenimento, si presenta nel frequente utilizzo da parte di celebri musicisti di illustrazioni fumettistiche come cover dei propri album; esempi forse più conosciuti di questa tendenza sono la collaborazione continuativa nel corso degli anni Settanta ed Ottanta tra Andrea Pazienza (Zanardi) e Roberto Vecchioni per il quale il fumettista ha firmato ben cinque cover di dischi nonché la creazione da parte di Hugo Pratt (Corto Maltese) di molte cover per Paolo ConteeSergio Endrigo.

Per quanto riguarda i fumetti in senso stretto, molti sono gli esemplari da ricordare che uniscono al loro interno la sensibilità musicale con quella grafica; in particolare possono essere citati Phonogram di Kieron Gillen e Jamie McKelvie, Tricked di Alec Robinson, il bellissimo They're not like us di Eric Stephenson ed infine The Li'l Depressed Boy di S.Steven Struble e Sina Grace
.
Sebbene l'unione tra fumetto e musica sia fenomeno utilizzato anche da comic occidentali, probabilmente il genere manga è quello che riesce in misura maggiore a rendere stabile questo legame, grazie anche all'estrema capacità evocativa che ogni riquadro disegnato riesce ad esprimere quasi senza sforzo alcuno.

Ecco che allora si affacciano sulla scena manga di ogni categoria e declinazione tra i quali, alcuni esemplari sono sicuramente Nana di Ai Yazawanel quale la protagonista è la vocalist (bella e dannata come da tradizione) di una band rock chiamata Black Stones, il bellissimo ed emozionante Beck di Harold Sakuishi che ha come protagonista un aspirante membro di un gruppo musicale nonché l'irriverente Detroit Metal City di Kimikori Wakasugi permettendo agli appassionati di fumetti giapponesi di ogni genere di apprezzare il binomio tra queste due grandi importanti artistiche.
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