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sabato, 05 marzo 2016 07:17 |
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Cristina Roselli
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Il genere dei fumetti giapponesi chiamati comunemente manga, racchiude in sé molteplici categorie narrative che solitamente vengono indirizzate a specifici gruppi di appassionati, sebbene siano classificazioni del tutto indicative e utilizzate in genere solo per avere un'idea del tipo di lettura che si andrà ad affrontare.
Tra il variegato numero di generi il seinen, indirizzato particolarmente ad un pubblico adulto e maturo a seguito delle tematiche forti e spesso crude che vengono rappresentate, rimane comunque uno dei più apprezzati, sdoganando i manga dall'alone di passatempo puerile che sembra essere ancora impresso nell'idea stessa di fumetto.
Skyhigh di Tsutomu Takahashi (conosciuto in maniera maggiore per il polizieco Jiraishin nonché per il bellissimo Tetsuwan Girl) rientra perfettamente nella categoria seinen grazie sia alle atmosfere cupe e gravide di tensione sia agli argomenti di forte impatto emotivo.
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L'input narrativo sebbene molto semplice risulta estremamente efficace e permette di contemplare temi complessi quali la vita e la morte: quando le anime di coloro che sono deceduti in maniera violenta si risvegliano dinanzi alla Porta del Rancore, la custode Izuko, anima tormentata quanto e più di coloro che si trovano al suo cospetto, avvisa le anime di poter compiere una scelta tra tre diverse possibilità ossia ascendere direttamente al Paradiso e reincarnarsi, tornare nel mondo umano sotto forma di spettro e vagare senza meta oppure maledire una sola persona e causarne il decesso ma questa volontà vendicativa avrà il prezzo di un'eternità di infernale dannazione.
Ciò che colpisce in misura maggiore di questa opera, disegnata con un tratto pesante e graffiato nonché pieno di inchiostro quasi a voler sottolineare il peso delle scelte dei vari personaggi, è la capacità dell'autore di descrivere nelle brevissime storie che compongono i volumi la profonda disperazione che accompagna i vari protagonisti, strappati in modo violento alla propria esistenza e catapultati verso un mondo spirituale algido e distaccato, molto simile alla virgiliana temperanza della stessa Izuko.
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Le storie che compongono i volumi (Skyhigh in primis unitamente ai due sequel Skyhigh:Karma e Skyhigh: Shinsho) affrontano nel dettaglio la psicologia delle anime le quali, prima di dichiarare la propria decisione alla custode, avranno dodici giorni per osservare il mondo umano e materiale che prosegue la propria corsa, a volte riuscendo anche ad intervenire e addivenendo di conseguenza ad una sofferta decisione rispetto alle tre opzioni presentate.
Ottimo prodotto che sarà apprezzato in particolare dai lettori che amano gli intrecci ad alto tasso emotivo e psicologico, accompagnati dalla mano elegante e fiera di un esperto mangaka nonché profondo conoscitore della natura umana.
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