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IL FUMETTO E... IL CINEMA

sabato, 23 aprile 2016 08:35

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Cristina Roselli

Negli ultimi anni le storie a fumetto e i loro protagonisti sembrano attraversare un periodo dorato grazie al connubio tra questa forma di intrattenimento ed il cinema, il quale risulta ancora essere lo strumento più potente e coinvolgente per raggiungere le moltitudini di appassionati.

L'unione tra queste due forme d'arte tuttavia è riscontrabile fin dagli anni Trenta quando, veloce come una saetta, fece la sua comparsa sul grande schermo il lungometraggio su Flash (regia di Frederick Stephani) personaggio nato pochi anni prima dalla matita di Alex Raymond e divenuto in brevissimo tempo un archetipo di supereroe.

Nel 1945 poi Dick Tracy, poliziotto senza macchia e senza paura creazione di Chester Gould, ottiene la propria versione cinematografica con il protagonista interpretato da Morgan Conway, a seguito della fama indiscussa raggiunta dalla striscia a fumetti delle sue avventure edita dal Chicago Tribune Syndacate.

La tendenza tutta hollywoodiana di adattare fortunate serie a fumetti in lungometraggi continua negli anni successivi ed in particolare nel corso del 1966 viene distribuito Batman:The Movie (nel quale il mitico Adam West presta il volto a Bruce Wayne), probabilmente uno dei film che maggiormente hanno legato il mondo del fumetto a quello del cinema, decretando la fortuna dell'Uomo Pipistrello e permettendone successive incarnazioni, in particolare l'amatissima versione degli anni Ottanta del regista Tim Burton con protagonista il fascinoso Michael Keaton.

Poco prima dell'avvento del fecondo decennio degli anni Ottanta per quanto riguarda sia la produzione a fumetti che quella cinematografica, nel 1978 vede la luce il primo film basato su Superman, l'Uomo d'Acciaio, nato nel 1938 dalla fantasia di Jerry Siegel e Joe Shuster, ottenendo immediatamente la nomea di “cult” cinematografico anche grazie ad un sapiente uso degli effetti speciali e ad un cast d'eccezione, a partire daChristopher Reevesnel ruolo del goffo giornalista Clark Ken.

Successivamente nel corso degli anni Novanta e Duemila, i lungometraggi con protagonisti volti noti dei fumetti si sono susseguiti a ritmo vertiginoso; in particolare regine indiscusse di questa gara cinematografica sono le due case editrici Marvel e DC Comics che, con successo variabile, hanno adattato per il mondo del cinema molti personaggi a fumetti nati tra le loro pagine (Spider-Man, The Avengers e The Fantastic Four ne sono solamente alcuni esempi).

Oltre alla tematica legata al genere dei superuomini, altri ottimi esempi di arte sequenziale adattata per il grande schermo sono il bellissimo Persepolis (2007) tratto dall'omonima graphic novel dell'autrice iraniana Marjane Satrapi, From Hell (2001) adattamento dell'impegnata ed inquietante opera del grande Alan Moore o anche, più recentemente, La Viè d'Adele (2013) tratto dal bellissimo Le Bleu est une couleur chaude della giovane autrice Julie Maroh.
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