Redazione     Informativa     Link  

Guerre e religioni

domenica, 31 luglio 2016 22:07

condividi su facebook
Dal sito: http://it.radiovaticana.va
Rosario Pesce
“Dio è con noi” è la frase inquietante, che i Nazisti recavano sulle fibule delle loro divise, a dimostrazione del fatto che, perfino, chi compie il più efferato dei delitti pensa di poterlo fare in nome di una divinità trascendente, che ne giustificherebbe ogni atto, finanche quello più crudele e spietato, come fu nel caso dei soldati del Terzo Reich.
Oggi, chi si fa scoppiare in aria o uccide con un tir centinaia di persone innocenti grida “Dio è grande”: come si vede, cambiano i secoli, cambiano gli assassini, ma la storia non cambia, perché l’uomo crede sempre di avere dalla propria parte il Sommo, quando sta per togliere la vita al suo simile, colpevole magari solo di appartenere ad una razza diversa o di credere in un Dio differente, benché ugualmente monoteista.
L’uomo, quindi, deve dichiarare, per tal via, il fallimento di secoli di storia?
Dall’epoca moderna in poi si è cercato di espungere Dio dalle vicende umane, secolarizzando sia la società, che lo Stato, ma evidentemente questa impresa ambiziosa è andata miseramente fallita se, a distanza di cinque secoli dalle guerre di religione, qualcuno continua ad usare Dio per giustificare i crimini più efferati nelle parti più diverse del mondo, dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America Latina.
Anzi, bisognerebbe, per onestà intellettuale, ammettere che il fallimento è stato tanto più evidente, proprio da quando l’umanità ha cercato, in modo cosciente e per via filosofica, di escludere Dio dalla storia contingente.
Per togliere Dio dalla dimensione del quotidiano sono scoppiate, appunto, le guerre di religione; il Cristianesimo si è diviso in due grandi aree, quella cattolico-confessionale e quella laico-protestante, e l’Islàm è divenuto molto più violento contro gli Infedeli di quanto, già, non lo fosse.
Forse, per conquistare una fetta di laicità, l’umanità ha visto rallentare il suo cammino verso un mondo, finalmente, pacificato?
Forse, è ineluttabile che Dio sia al centro di culture, filosofie, teosofie, dottrine dello Stato, impianti di sapere sociologico, per cui ogni - pur legittimo - tentativo di immaginare e concepire una storia umana, priva della sua “ingombrante” presenza, non può che determinare l’effetto, diametralmente, opposto a quello desiderato?
Il massacro di San Bartolomeo (dipinto tra 1572 e 1584) del pittore calvinista François Dubois, Musée cantonale des Beaux-Arts de Lausanne
O, forse, Dio è cosi connaturato con la sua creatura mondana, che altrettanto inevitabilmente si invocano la sua presenza ed il suo intervento, perfino quando si sta per compiere un reato contro l’umanità, qual è l’uccisione ingiustificata di innocenti, anziani, donne e bambini?
Il pensiero intorno a Dio non è univoco e non potrà mai esserlo, fino a quando gli uomini continueranno a ragionare della sua essenza: questa, purtroppo, è l’unica certezza che millenni di speculazione filosofica recano in eredità, per cui da siffatta certezza si deve partire per ammettere la presenza di manifestazioni teologiche perverse fra gli esponenti della razza umana.
La politica – quella ufficiale e condotta all’interno delle sedi ufficiali – potrebbe, dal canto suo, aiutare a limare tali difficoltà, ma anch’essa manifesta un vizio d’origine: ha dimenticato Dio, quello vero che dovrebbe portare alla pace, al di là di ogni confessione, perché è divenuta uno specialismo, un tecnicismo, un mestiere privo di una prospettiva e di un respiro metafisici, per cui la sua funzione, un tempo nobile palestra di vita e di cultura (si pensi all’Atene repubblicana del V secolo a.C.), ha lasciato il passo ad un più miserando esercizio di improbabili mestieranti alla ricerca di una gloria e di un potere effimeri.
Quindi, non possiamo che rimanere in attesa che altri criminali, gridando il nome di Dio, possano mietere altre innocenti vittime?
Forse, Dio sarà effettivamente con noi, ma molto di più in momenti di sofferenza, che di irenica gioia?
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

© 2014 - ftNews è una testata di libera informazione.
© 2014 - FreeTopNews è una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre più ricchi i contenuti e accrescere la qualità del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verrà restituito.
Limiti di Responsabilità:
Con la spedizione dell’articolo l’Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilità, né civile, né penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sarà tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato così come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilità per l’attività di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall’Utente tramite link. L’Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso è indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilità circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilità per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, è stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all’utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito è protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di proprietà di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, né in tutto né in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
È fatta salva la possibilità di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di proprietà di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.