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MOTO HAGIO

domenica, 28 agosto 2016 00:19

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Cristina Roselli
Nell'ambito del fumetto giapponese una delle categorie che attualmente ottiene maggior successo è quella degli shoujo manga ossia un genere pensato, originariamente, per un pubblico femminile in quanto incentrato su storie che spaziano tutto lo spettro dell'affettività umana.

Sebbene il padre fondatore di tale genere sia Osamu Tezuka con il suo Ribbon No Kishi (La Principessa Zaffiro) , allo stesso livello è possibile incontrare Moto Hagio, pioniera delle tematiche shoujo nonché sci-fi tanto che, grazie alla sua carica innovativa, è considerata un membro prevalente del gruppo dell'anno 24 formato dalle autrici di manga più importanti dell'epoca, tutte nate nell'anno 24 dell'era Showa (1949).

Moto Hagio è una delle autrici di manga più amate in patria proprio per la carriera folgorante e diversificata che è riuscita a costruire nel corso degli anni.
Dimostrando capacità artistiche fuori dal comune fin dal liceo, l'autrice pubblica il primo lavoro auto-conclusivo nel 1969 (Lulu to Mimi) a soli vent'anni sulla rivista Nakayoshi ottenendo un discreto riconoscimento.

Il vero successo arriva pochi anni dopo nel 1974 quando Hagio pubblica uno dei suoi lavori più conosciuti ed amati, Thomas no Shinzou introducendo il genere shonen-ai, incentrato sull'amore tra ragazzi, genere estremamente di successo in Giappone anche ai giorni nostri.

La storia riccamente illustrata e complessa sia dal punto di vista narrativo sia psicologico, getta le basi per quello che sarà lo stile definitorio dell'autrice, concentrato sull'indagine di intricati stati emotivi che spesso si concludono in tragedia.

Successivamente Hagio pubblica in breve tempo il volume di stampo fantascientifico Juichinin Iru!(Siamo in undici), unica opera che ha avuto un adattamento animato nel 1986, nonché Poe no Ichizoku, altro lavoro dell'autrice che è riconosciuta come una pietra miliare del genere shoujo e che affronta in maniera innovativa e particolareggiata temi quali la solitudine e la perenne lotta tra ciò che è giusto e sbagliato, tutto incastonato all'interno di una cornice gotica e romantica.
Una delle opere migliori di questa grande mangaka, tradotta anche per il mercato americano, è indubbiamente A Drunken Dream and Other Stories formato da dieci racconti auto-conclusivi nei quali l'autrice esplora abilmente gli abissi delle emozioni umane, elemento questo riscontrabile in tutte le opere di Hagio.

Grazie alla propria attività all'avanguardia nel mondo dei manga, Moto Hagio ha ottenuto nel corso degli anni numerosi premi e riconoscimenti tra i quali spiccano uno Shogakukan Manga Award per Poe no Ichizoku e Juichinin Iru! nonché la Medaglia d'Onore con Nastro Viola, premio concesso dal Governo Giapponese per elevati risultati artistici e culturali.

Lo scorso maggio la rivista You ha principiato la pubblicazione dell'ultimo manga dell'autrice intitolato Tenshi Kamoshirenai il quale sarà però illustrato da Yu Hatano; da bravi appassionati non ci resta che attendere la possibilità di poter sfogliare l'ultimo capolavoro di questa poliedrica autrice
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