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Fabio Falzone
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Dopo l‘ultimo caso eclatante del tentato rapimento di una bambina, rimasto impunito perché il tentato rapimento non costituisce reato, in molti si saranno posti la domanda di cui al titolo. La reazione più naturale, certamente, è quella di prendere il primo strumento contundente che capitasse sottomano per correre a fare giustizia sommaria del giudice responsabile. Ma dopo aver letto che lei aveva applicato la legge, sorge un amletico dubbio. Ma vuoi vedere che abbiamo leggi come minimo inadeguate, o quantomeno da rivedere?
Non volendo prendere il codice per iniziare a leggerlo, basta fare qualche domanda in proposito alla Summa dell`informazione: Google.
C'è di che rimanere sorpresi, e neanche poco.
Potrà sembrare che, ingenuamente, sia una domanda originale, invece si scopre che Michele Ainis ha scritto un libro proprio su questo quesito: La piccola eguaglianza (edizioni Einaudi).
Basta iniziare a leggere le prime pagine e si viene a conoscenza casi assurdi. Il fornaio di un piccolo paese multato di 1000 euro da pagare "in giornata", perché la moglie era lì a dargli una mano.
Un ragazzo all`uscita della discoteca gli era stato trovato il tasso alcolemico di 0,2 mg contro lo 0,7 ammesso. Il ragazzo si è vista esclusa la possibilità di partecipare al concorso per l`ammissione ai VV.FF. si è sparato un colpo di pistola. Poco tempo dopo anche il padre, VV.FF. anche lui si è suicidato.
Per chi ha lo stomaco sufficientemente forte, la lettura di questo libro è veramente interessante.
Senza citare altri autori, anche chi scrive può citare un caso personale.
Come agente di commercio con un’ampia zona del Lazio assegnata, percorrendo il GRA, mi trovai in un classico imbottigliamento. Ero giunto a circa 300mt dall`uscita che mi interessava e pensai che non avrei commesso nessuna infrazione particolarmente grave anticipando di 50mt. l`uscita.
Si può infatti invadere la corsia di emergenza da 250mt. prima dell`uscita. Fui fermato da una pattuglia motociclistica della stradale che mi contestò il fatto. A nulla valse la preghiera di gestire in qualche modo la situazione (tipo multa senza ritiro della patente) visto che senza patente non avrei potuto lavorare per tre mesi. A nulla valse far notare che si trattava di soli 50 mt. circa. La risposta inflessibile fu: 50 mt o 1km ê la stessa cosa.
In tutti questi casi si vede che la legge c`è.
Allora ritorna il réfrain della domanda: ma la colpa è delle leggi o dei giudici?
L`Italia è il paese delle leggi con cui si cerca di prevedere tutto, in cui si usa un linguaggio che ne consente l`interpretazione solo a pochi, dotti eruditi. Le leggi non son per tutti, non sono per la gente comune, ma solo per gli addetti a cui sono demandate le personali interpretazioni.
Per chi ne volesse sapere di più basta andare su internet e digitare questa ricerca: le 10 leggi italiane piu assurde. I risultati vi lasceranno interdetti!
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