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Musica anni 60: i mitici coristi dimenticati

lunedì, 19 settembre 2016 07:17

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The Drifters
Mafalda Bruno
Quando si riascolta qualche brano di musica anni sessanta, in molti di quella generazione veniamo presi da veri e propri impeti di nostalgia e tenerezza per i periodi sereni della nostra infanzia o giovinezza.
Ogni singolo brano era, come dire, musicalmente "corposo", pregno di effetti, suoni, strumenti utilizzati, perlomeno quelli che a quel tempo erano sul mercato: allora avere una pianola in un complessino, significava essere sulla cresta dell'onda beat. Il massimo. Oh ye!
Certamente, gli eccellenti autori dei testi e delle musiche, sapevano come concentrare magistralmente ogni accordo, ogni sinfonia, ogni attacco, in un disco di pochi minuti che però ascoltavamo e riascoltavamo fino allo sfinimento....
E abbiamo di che vantarci della musica dei nostri anni. Sul panorama musicale uscirono fuori dei miti che, ancor oggi, sono immortali. Nacquero i Beatles e i Rolling Stones, giunsero alla ribalta personaggi come Dylan, Baez ed Elvis Presley. Per questo, quando parlo con amici giovani, dico spesso con orgoglio "voi vivete di rendita miei cari, sulla nostra musica". Molti dei cantanti di oggi vivono una stagione di successo, poi beato chi se li ricorda!
Tranne le eccezioni che, negli anni, hanno confermano la regola: Vasco, Zero, Ligabue, Zucchero, Guccini, Bertoli, Paoli ecc. ; mi scusino gli amanti di altri cantanti che ora non mi vengono in mente.... Non sono un critico musicale e ho un'età, chiedo venia.
Le nostre canzoni quindi: Mina, Battisti, Dalla, Morandi, Ranieri, Celentano, Caterina Caselli ma anche i Nomadi, i Giganti, i Dik Dik, i Pooh, i Ricchi & Poveri, De Andrè, De Gregori e scusate (di nuovo) se dimentico qualcuno. Tutti questi artisti sapevano interpretare canzoni che ci parlavano, sembravano scritte per noi, allegre se in quel momento eravamo innamorati, e tristi se era finito un amore. Insomma, a seconda: o lacrime a fontanella o sorrisi da ebeti...
4+4 di Nora Orlandi
Certi brani musicali ci suscitano ancora oggi emozione in quanto legati a momenti significativi della nostra vita e ci provocano gioia, commozione, serenità, malinconia: alzi la mano chi non ha provato uno speciale impeto, la pelle d'oca, nell’ascoltare un brano collegato ad un ricordo di un sentimento, non necessariamente di amore tra adolescenti; tanto per fare un esempio "La carezza della sera" per me è il ricordo nitido di mio Padre.
Ma una componente preziosa di queste armonie viene poco ricordata... i cori che accompagnavano le melodie delle canzoni. Da noi sono rimasti storici i 4+4 di Nora Orlandi. Per fare un esempio, tra i molteplici che ce ne sarebbero, la canzone "In ginocchio da te" sarebbe ben misera senza quell'insieme di ahhhhh... ohhhh in sottofondo.
Confessate: quanto ci ha fatto compagnia, divertito e deliziato il "uà-cciuari, uà-cciuari"???? Significato? Mai pervenuto, nè mai perverrà: ma quanto ci stava bene cribbio!!!!
In questi giorni una pubblicità di abbigliamento ha rimesso in auge la canzone "Save the last dance for me" (Lascia l'ultimo ballo per me). La canzone originale era dei The Drifters, un gruppo musicale statunitense, in auge tra il 1953 e 1963.
Ebbene, questa canzone non sarebbe stata certo il successo che è stato (riadattata persino da Michael Bublè, ma è sempre l'originale che, a mio avviso, emoziona) senza quei coristi, ingessati e vestiti eleganti, in smoking e papillon, simil becchini, tutti seri e concentrati nel loro ruolo a ripetere frasi e monosillabi che, prese da sole, possono scatenare solo ilarità.
Ma loro erano il contorno della pietanza.... un contorno prelibato, indispensabile e prezioso che, unito alla ricchezza degli archi, delle chitarre, dei bassi, delle tastiere e delle percussioni, creavano quelle melodie che ancora oggi ci restano nel cuore e che, a buonissima ragione, possiamo giustamente chiamare "i (nostri) favolosi anni 60"!
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I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
22/09/2016 15:16:22
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Nome: Giancarlo
Messaggio: Sempre nel cuore! I complimenti sono scontati e anche i ricordi ma l'autrice come sempre riesce a penetrare nel cuore di chi legge suscitando una, seppur momentanea, illusione di ritorno a quei magici momenti ...... il tempo passa ma noi lo abbiamo trascorso bene e oserei dire sano ! Grazie Mafalda dovrebbero premiarti ove non fosse già stato fatto !!!!
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