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giovedì, 06 ottobre 2016 08:36 |
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Dal nostro inviato
Fabio Falzone
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Il 12 ottobre 1810 il principe ereditario Ludwig prese in sposa la principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen di Sassonia. I festeggiamenti si tennero in un grande prato (Wiese) ad una ventina di chilometri dalla Marienplatz di Monaco. Fu una grande festa, estesa a tutta la popolazione e durò cinque giorni. La kermesse fu tale che il prato venne ribattezzato Theresienwiese (prato di Teresa). Date importanti per la festa furono il 1892, in cui venne introdotto il classico bicchiere da un litro (Maβ), ed il 1896 in cui la festa prese l'indirizzo che ha oggi con i primi stand e baracconi.
L'Octoberfest di Monaco è oggi considerata l'evento popolare più grande del mondo, e in effetti i numeri sono notevoli. L'area assegnata è di 47 ettari, i visitatori (ma non quest'anno) si aggiravano sui 7 milioni con un consumo di circa 7,5 milioni di litri di birra. I bavaresi, in particolare, hanno un consumo medio annuo di 240 lt. a testa.
L'Octoberfest è una evento che viene celebrato in tutto il mondo. In tutti i paesi ci sono grandi consumi di birra per questa occasione in cui viene prodotto un tipo particolare di birra. A Monaco le ditte ufficiali produttrici di birra per la festa sono “le sei magnifiche”: Paulaner, Spaten, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu. Queste aziende realizzano un prodotto chiamato mȁrzen che, come dice il nome, viene prodotta a marzo per essere così pronta per fine settembre. Si tratta di una birra leggermente più scura e forte sia come gusto che come contenuto alcolico.
La festa dura 16 giorni ed è una kermesse continua dalla mattina alla sera, con la gente che vaga per tutta l'area cercando di entrare in tutti gli stand per assaggiare tutti i prodotti e per fare più “caciara” possibile. Nel 1818 furono installate le prime giostre ed anche oggi si possono vedere giochi popolari caratteristici delle fiere. Quest'anno ha riscosso molto successo una versione moderna dei classici “calcinculo” che ruotavano a 55 metri di altezza.
Una vera caratteristiche della festa sono le kellerine. Il nome deriva da Kellnerin (cameriera) a sua volta derivato da Keller (cantina). Le kellerine vere, quelle cio che servono i boccali negli stand, sono donne che riescono a portare anche 15 boccali insieme. Un boccale pieno pesa circa 2,3 kg (1,3 il boccale vuoto più un kg la birra. Personalmente ho visto una ragazza portare abbracciati a sè 14 boccali più uno messo sopra in equilibrio. La manifestazione é molto sentita da tutti i partecipanti, da qualunque parte di mondo essi vengano.
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Gli uomini vestono con calzoncini corti di pelle di camoscio, camicia possibilmente a quadri bianchi e rossi e cappello in feltro con alcune piume incastrate in un lato. Le donne invece sfoggiano una gonna con sopra una specie di grembiule. In alto, sotto un piccolo gilet, una camicetta che lascia scoperto un pregevole decolletè, che probabilmente funziona da push up perchè tutte le donne, qualunque sia la loro costituzione, risultano avere il seno decisamente notevole.
Oktoberfest è molto gettonata in tutto il mondo; si è appena conclusa quella attuale che sono già aperte le prenotazioni per il 2017.
Anche prima di entrare nell'area del parco, si sentono grida e canti provenire da li. Oltre agli stand delle birrerie più grandi in cui possibile sedersi agli innumerevoli tavoli preparati, tutta l'area piena di baracchine più o meno grandi dove comunque si beve birra e si degustano wurstel di tutti i tipi: Lebenwurst , Weisswurst , Leberkase e poi stinco di maiale, pollo allo spiedo, il bretzel caratteristico pane a forma intrecciata che appendono anche in tutti i modi con cordicelle, anche al collo. Molti appassionati della festa la frequentano ormai da molti anni. In conclusione, comunque, Oktoberfest è l'occasione per bere tanto e mangiare molto, ma sopratutto fare tanto, ma tanto rumore: cantando, ballando sui tavoli e gridando a tutto spiano appresso alle orchestrine che incitano appositamente la gente a sgolarsi.
Andare all'Oktoberfest? Si.
Tornarci? Si, ma solo se si è in compagnia numerosa. Una noce sola in un sacco non fa rumore, e lì il rumore è d'obbligo.
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