Redazione     Informativa     Link  

Gigantes de Perdas: alla scoperta dei nuraghi sardi

venerdì, 04 novembre 2016 07:54

condividi su facebook
Francesca Bianchi
FTNews ha incontrato Alessandro Atzeni, Sandro Garaue Tonino Mura, tre studiosi del G.R.S. (Gruppo Ricerche Sardegna), che recentemente hanno dato alle stampe Gigantes de Perdas. I nuraghi: templi della luce, un libro meraviglioso inerente i nuraghi della Sardegna, esaminati partendo dalle scoperte e dalle acquisizioni archeologiche ed archeoastronomiche, effettuate negli ultimi anni dal G.R.S. Atzeni, Garau e Mura, costantemente impegnati nella salvaguardia dell'immenso patrimonio storico-culturale sardo, ci hanno raccontato come è nata l'idea di pubblicare un libro sui nuraghi, svelandoci anche qualche dettaglio in merito alla struttura di tale lavoro.
I tre studiosi, che nel corso della nostra bella conversazione hanno ribadito più volte che i nuraghi fungevano da eccellenti "macchine archeoastronomiche", hanno espresso l'auspicio che tra i lettori del libro possa diffondersi l'orgogliosa consapevolezza che dal punto di vista astronomico questi "templi della luce" non erano e non sono affatto inferiori al sito neolitico di Stonehenge.

Come e quando è nata l'idea di pubblicare un libro sulle scoperte e sulle riflessioni archeologiche ed archeoastronomiche in materia nuragica e prenuragica, effettuate negli ultimi anni dal G.R.S.?
L'idea di pubblicare Gigantes de Perdas è nata quasi contemporaneamente alla conclusione del testo La Luce del Toro. Per vari motivi, principalmente a causa dei limiti di tempo e di spazio imposti dal nostro precedente editore, non siamo stati in grado di presentare ai lettori un testo completo sullo studio dei nuraghi, come avremmo desiderato. Questo nostro piccolo sogno si è concretizzato grazie alla casa editrice Condaghes, che ha creduto fortemente nel progetto. All'inizio il lavoro si componeva di quasi mille pagine ed era diviso in tre tomi. La Condaghes pubblicato il nostro libro in formato cartaceo, scegliendo gli argomenti più interessanti e affiancando al testo un dvd di approfondimenti, che racchiude tutta quella mole di testo che altrimenti non sarebbe stato possibile pubblicare.

Di cosa si occupa il G.R.S. e chi vi fa parte?
Il G.R.S. è un'associazione culturale non a scopo di lucro, impegnata nella ricerca e nella salvaguardia del patrimonio storico-culturale della Sardegna. In un'isola che possiede un ricchissimo patrimonio archeologico e naturalistico, il G.R.S. svolge un'attività di volontariato che spazia dalla ricerca alla promulgazione della nostra storia millenaria. L'associazione organizza escursioni, convegni e dibattiti inerenti la storia e la cultura del popolo sardo.
Alba del solstizio d'inverno, Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu, Oristano
Come è strutturato il libro?
Il libro è strutturato in tre parti: insediamento, architettura ed archeoastronomia in riferimento ai monumenti prenuragici (domus de Janas, menhir, etc.) e, soprattutto, nuragici (Nuraghi monotorre e complessi, Tombe dei Giganti, etc.). Queste sono le nostre tre chiavi di lettura, con cui ci approcciamo sempre allo studio dei monumenti archeologici. Siamo convinti che con questa formula multidisciplinare da noi adottata siano emerse alcune possibili risposte sulla funzione dei nuraghi. Il libro, inoltre, si divide tra la parte cartacea ed il DVD, che contiene molti approfondimenti, schede tecniche, foto aggiuntive, e molto altro materiale, elaborato nel corso di tanti anni di studio.

Perché i nuragici costruirono questi Giganti di Pietra? Che funzione avevano?
Queste sono le due principali domande che si pongono tutti i cultori della materia. Affermare di aver trovato una risposta definitiva sarebbe presuntuoso, ma riteniamo che con la lunga ed approfondita documentazione che abbiamo riportato nel libro, ci siamo avvicinati di qualche passo alla scoperta della verità. Sono passati più di trent'anni da quando i primi studiosi di archeoastronomia isolana tentarono di risolvere il problema con questo nuovo approccio. Da allora il progresso della ricerca si è mosso poco e nulla, girando a vuoto su tabelle e statistiche, che nulla erano riuscite a dimostrare.
Crediamo che con il nostro metodo di analisi e di conferma sul campo le nostre scoperte, scientificamente approvate e ben avvalorate fotograficamente, abbiano raggiunto un alto grado di interesse. Riteniamo, infine, che i nostri studi, di cui molti inediti e di nuova concezione, abbiano inesorabilmente gettato nuova linfa sia nel campo archeologico che in quello archeoastronomico, relativamente ai monumenti dei nuraghi. Lo stesso libro offre spontaneamente una solida risposta sull'enigmatica funzione dei nuraghi. Questa interpretazione va di pari passo con le evidenze mostrate dagli studi territoriali e da quelli architettonici da noi svolti, che si sono mostrati convergenti verso un’unica direzione.

E per quanto riguarda la funzione cultuale?
Questa, appunto, è una delle principali linee guida della nostra ricerca. La funzione cultuale dei nuragici è stata trattata e si insinua in tutte le tematiche, con annessi approfondimenti, che abbiamo affrontato in Gigantes de Perdas.

Il sottotitolo del Vostro libro è: "I nuraghi: templi della luce". Come mai i nuraghi vengono definiti “templi della luce”?
Questo è l'unico sottotitolo che ci è sembrato idoneo per il nostro lavoro. Come definire altrimenti le decine e decine di nuraghi, studiati e documentati fotograficamente durante gli eventi solari e lunari, solstiziali ed equinoziali e finanche lunistiziali? Il fenomeno della luce dai fori apicali, il tecnicismo della luce del toro, le stanze del sole (gli ultimi due di studi esclusivi del G.R.S.) sono tutti eventi archeoastronomici che trovano sistematicamente una ripetitività in moltissimi altri monumenti, anche in diversi contesti territoriali.
Alba del solstizio d'inverno, Menhir di Cuili Piras di Castiadas, Cagliari
Come si spiega l'importanza dei nuraghi anche dal punto di vista astronomico?
Forse l'aspetto astronomico dei nuraghi non è il più importante, ma sicuramente è quello primigenio, che ne ha determinato l'atto di fondazione. Il monumento aveva sicuramente dei ruoli accessori e l'utilizzo cultuale poteva essere uno di quelli preponderanti, ma l'orientamento delle strutture è quello inciso, immutabile, nella pietra: gli eventi si ripetono ogni anno, esattamente come avevano predisposto gli antichi. Qui sta la loro importanza: nella ripetitività di questi eventi e nella capacità degli antichi costruttori di sfruttare questi monumenti per i loro reconditi fini, su cui possiamo solo vagamente speculare.

Quale messaggio Vi augurate possa arrivare a coloro che leggeranno il libro ed avranno il piacere di vedere il DVD che vi è allegato?
Il libro è un aiuto e un sostegno per gli appassionati della materia. Nel DVD sono riportate numerosissime foto e video che mostrano gli eventi minuto dopo minuto. Il censimento è davvero considerevole. Le mappe danno un'idea del territorio e l'analisi architettonica svela il monumento nuraghe pezzo per pezzo. Come abbiamo sempre sostenuto, è necessario vedere i monumenti di persona, essere sul posto nel preciso istante in cui sorge la luna o il sole nel giorno stabilito.
Il messaggio che crediamo emerga con forza dalla lettura del libro è che i monumenti dei nuraghi operano anche in veste di eccellenti “macchine archeoastronomiche”, realizzate con estrema perizia dagli antichi costruttori sardi, forti delle conoscenze in questo settore.
Ci auguriamo che quante più persone possibile possano leggere il libro e, soprattutto, che possa nascere in loro l'interesse di vedere con i propri occhi questi monumenti, nella speranza che nell’immaginario collettivo si inizi ad attribuire ai nuraghi l'importanza che meritano, per nulla inferiore a quella di cui gode il sito di Stonehenge, in Inghilterra.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

© 2014 - ftNews è una testata di libera informazione.
© 2014 - FreeTopNews è una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre più ricchi i contenuti e accrescere la qualità del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verrà restituito.
Limiti di Responsabilità:
Con la spedizione dell’articolo l’Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilità, né civile, né penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sarà tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato così come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilità per l’attività di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall’Utente tramite link. L’Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso è indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilità circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilità per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, è stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all’utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito è protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di proprietà di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, né in tutto né in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
È fatta salva la possibilità di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di proprietà di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.