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sabato, 19 novembre 2016 09:16 |
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Cristina Roselli
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Maurilio “Milo” Manara ( Luson,12 settembre 1945 ) è indubbiamente una delle figure di maggior rilievo nell'ambito del fumetto e dell'illustrazione italiana tanto che le sue opere sono riconosciute ed ammirate a livello internazionale quanto quelle appartenenti ad Hugo Pratt, altro grandissimo autore.
Manara principia la propria carriera artistica fin da ragazzino con l'intenzione di aiutare la famiglia in difficoltà economiche e ben presto scopre una vera e propria vocazione per il disegno e l'illustrazione.
In seguito, abbandonata la facoltà di Architettura a Venezia, l'autore entra a capofitto nel mondo del fumetto (che fino a quel momento non aveva avuto su di lui nessun tipo di appeal) pubblicando per l'editore Furio Viano la sua prima opera Genius nel 1969 seguita dalla serie di stampo erotico-poliziesca Jolanda de Almaviva (1970 -1974).
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Fin da questi primi lavori è evidente l'attenzione sia per il dettaglio grafico sia per le storie erotiche condite da grande intelligenza e leggerezza.
La carriera dell'autore prosegue collaborando con il Corriere dei Piccolie pubblicando una serie di opere legate al genere all'attualità; successivamente insieme aMino Manari cura una interessantissima serie a fumetti intitolata La Parola alla Giuria nella quale con arguzia, rappresenta ipotetici processi ad importanti personaggi storici dello stampo di Napoleone o del generale Custer.
A seguito del successo di queste opere Manara sposta sempre più l'attenzione verso il cosiddetto “fumetto d'autore” impegnandosi in narrazioni dai temi decisamente adulti e maturi, non tralasciando mai comunque la vena di ironia che attraversa ogni suo lavoro.
Opere successive che vanno ricordate sono Lo scimmiotto(1976) di stampo politicamente impegnato e critico, La Storia d'Italia a fumetti (in collaborazione con il giornalista Enzo Biagi), H.P e Giuseppe Bergman (pubblicato sulla rivista francese A Suivre) nonché Tutto ricominciò con un'estate indiana (opera scritta da Hugo Pratt, considerato da sempre una delle maggiori influenze di Manara).
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Nel 1983 l'autore pubblica per la rivista Playmen la prima istallazione della serie Il Gioco che rimane ad oggi una delle sue opere più famose e forse trasgressive; il quarto e ultimo capitolo della serie (intitolata Il Gioco 4) viene pubblicata nel 2001 concludendo una saga che con il tempo è divenuta anche un fenomeno di costume.
La carriera di questo grande autore lo ha portato nel tempo a collaborare anche con importanti maestri del cinema come Federico Fellini per il quale cura la creazione dei manifesti per il film La voce della Luna nonché la realizzazione dell'opera a fumetto Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet.
Dopo aver prestato la propria opera sia per la casa editrice DC Comics (curando degli episodi della celebre serie di Neil Gaiman The Sandman) sia per la Marvel Comics (creando una versione tutta al femminile degli X-Men chiamata Ragazze in Fuga), Manara si concentra prima su una seria a fumetti incentrata sulla storia della famiglia Borgia ed in seguito pubblica nel 2015 una graphic novel intitolata Caravaggio Vol 1: La tavolozza e la spada, primo capitolo di una serie che s'incentra sulla vita del grande pittore lombardo.
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