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ECHO

sabato, 14 gennaio 2017 09:00

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Cristina Roselli
Una delle tematiche più di frequente affrontate nell'ambito dell'intrattenimento riguarda sicuramente i modi in cui scoperte scientifiche o tecnologiche possono influenzare il mondo come lo conosciamo nonché modificare in maniera radicale il nostro stile di vita.

Tali riflessioni non sono sfuggite al mondo del fumetto e vengono analizzate perfettamente in Echo, seconda opera auto-prodotta del grande autore statunitense Terry Moore.

Cosa potrebbe accadere dunque quando una ragazza comune viene in modo fortuito in contatto con una sostanza metallica che la rende quasi invulnerabile?

Julie Martin è una fotografa free-lance che, durante un lavoro nello sterminato deserto californiano, assiste suo malgrado ad una strana esplosione nell'azzurro cielo causata (sembra) dallo scontro di due aerei.

A seguito di tale esplosione sulla protagonista piovono gocce di una sostanza metallica che non sembrano volersi più distaccare dalla sua pelle ed anzi, tendono ad estendersi ad altre parti del corpo.

Comprensibilmente scossa la ragazza fugge dal luogo dell'esplosione e nel tentativo di liberarsi dalla fastidiosa armatura, incontra il ranger Dillon il quale sta investigando sulla scomparsa della propria compagna ed è convinto che l'esplosione nel deserto sia la soluzione all'enigma.
Proseguendo nella narrazione in effetti il lettore viene accompagnato per mano in un dedalo di complotti ed invenzioni militari che hanno come punto d'incontro i laboratori HeNRI nei quali è stata sviluppata una lega metallica quasi indistruttibile.

Tale lega, modellata come una tuta da combattimento che trasmette a chi la indossa forza e vitalità incontrastate, è stata la causa della morte di Annie (la compagna di Dillon) la quale testando la struttura della lega, è stata colpita da un missile e causato l'esplosione che ha investito Julie.

In un colpo di scena magistrale, l'autore rivela che il materiale della tuta è rimasto imbevuto dell'essenza di Annie e per questo Julie Martin spesso riesce a percepire i pensieri e le sensazioni della ragazza deceduta spronandola a risolvere il complotto nel quale suo malgrado è stata catapultata e fuggire da Ivy, agente dei servizi segreti che ha il compito di individuare la protagonista e recuperare la lega metallica, a qualunque costo.

Come in Strangers in Paradise (opera principale e più conosciuta dell'autore) Moore riesce a tessere in maniera estremamente accattivante una storia pulita e lineare che viene completata da una profonda indagine emotiva e psicologica sulle motivazioni e personalità dei vari personaggi tipico delle opere di Moore tanto da risultare spesso l'aspetto di interessante, unito il tutto ad uno stile grafico davvero eccellente ed una vera festa per lo sguardo.
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