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ViniAmo 2025: un sogno fatto di profumi e sapori

venerdì, 09 maggio 2025 08:32

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Alessandra D'Annibale
Roma, con il suo fascino senza tempo e la sua anima vibrante, si è trasformata per due giorni in un santuario del gusto, un crocevia di passioni enologiche e gastronomiche, un’esperienza che ha rapito i sensi di chi ha avuto il privilegio di viverla. Il 4 e il 5 maggio il wine tasting della capitale è tornato per la terza volta a far parlare di sé, con 300 etichette, 80 stand, masterclass e degustazioni guidate.
Calici levati in brindisi solenni, ogni sorso una rivelazione, ogni etichetta un racconto di territorio e tradizione. Dall’eleganza delle produzioni italiane alle raffinate eccellenze francesi, il viaggio sensoriale si è intrecciato con la maestria di chi sa trasformare il vino in poesia. Immersa nel cuore del suggestivo borgo di Poli, in provincia di Roma, Tenuta Lungarella è un gioiello enologico che merita un plauso speciale. Protetta dai maestosi Monti Prenestini, questa azienda familiare si estende su una collina incantata, avvolta in un’atmosfera sospesa nel tempo, dove il silenzio e la passione per il vino regnano sovrani.
Le sue etichette Julius sono un viaggio sensoriale attraverso il meglio dell’enologia laziale. Dal vigoroso Montepulciano al raffinato Vermentino, passando per il delicato Brut Rosé, il suadente Rosato e l’intenso Cesanese, ogni bottiglia racchiude eleganza, equilibrio e aromi inconfondibili, espressione autentica di una tradizione radicata nel territorio.
La tenuta si estende per circa 7 ettari, di cui due dedicati alla viticoltura, un angolo prezioso di terra dove prendono vita uve Cesanese, Montepulciano e Vermentino. Ogni filare racconta una storia fatta di dedizione, pazienza e amore per il vino, una narrazione che si traduce in calici dalla qualità impeccabile, capaci di sedurre il palato e lasciare un’impronta indelebile in chi li assapora. Una realtà dove passato e presente danzano insieme, dando vita a una poesia enologica che celebra la bellezza della terra laziale in ogni sorso.
Altra azienda che merita un riconoscimento per la qualità dei suoi vini è la Cantina TreD, fondata nel lontano 1821, è una delle realtà vinicole più storiche del Lazio, frutto della visione e della tenacia della famiglia D’Offizi, che scelse di piantare le proprie radici alle porte di Roma, nel pittoresco borgo di Gallicano nel Lazio. Qui, immersa nella bellezza dei colli laziali, iniziò la produzione e la vendita locale del proprio vino, consolidando un legame profondo con la terra e la tradizione. Una storia di passione, tradizione e innovazione, un’eredità che si tramanda da generazioni, portando con sé il sapore della terra laziale e l’emozione di una storia che continua a vivere in ogni calice. La tradizione della famiglia D’Offizi continua a vivere attraverso Dante e Daniele, custodi appassionati di un’eredità che affonda le radici nel passato ma guarda con entusiasmo al futuro. Tra i loro vini spicca il Cesanese, Cerasuolo, il Bellone, la Malvasia non filtrata, ma anche vitigni del territorio abruzzese come il Pecorino, il Montepulciano o lo Chardonnay delle terre di Chieti.
Tra i protagonisti assoluti di questa celebrazione della proposta gastronomica, un’opera d’arte della pasticceria romana: il Pan di Roma. Nato dalla visione e dalla maestria di Salvo Leanza, pasticciere e docente, e Paolo Pannuti, personal chef animato da una passione sconfinata per la cucina, questo grande lievitato da 500 grammi incarna l’anima del Lazio, un inno alla città eterna racchiuso tra morbide sfumature di sapore.
Nel cuore pulsante di Trastevere, tra vicoli avvolti dal profumo di storia e tradizione, il laboratorio SALPA ha dato vita a un incontro perfetto tra innovazione e memoria culinaria. Panettoni e biscotti salati, declinati nei sapori autentici della tradizione romana, hanno conquistato i palati con il loro equilibrio perfetto tra dolce e salato, passato e presente.
Non è solo un dolce, non è solo un pane. Il Pan di Roma è un’ode a Roma, alla sua grandezza, alla sua essenza che resiste al tempo e si rinnova in ogni assaggio. Un’esperienza che resta impressa, un’emozione che si scioglie lentamente, proprio come il gusto che accarezza il palato e racconta una storia che non finirà mai.
Due giorni di pura magia tra cantine, produttori e tanta voglia di degustare buoni vini.
Viniamo 2025 non è stato solo degustazione, è stato una celebrazione di Roma che brinda alla sua grandezza, al gusto che diventa memoria.
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