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Alessandra D'Annibale
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Il Giardino di Ninfa è da considerarsi un vero e proprio monumento naturale. Al netto dei racconti suggestivi che hanno come protagonisti fantasmi e famiglie nobili, il sito è stato considerato dal New York Times il parco più bello e romantico del mondo. Il nome Ninfa deriva da un tempio di epoca romana costruito nel Lazio nei pressi dell’attuale Giardino di Ninfa e dedicato alle divinità delle acque sorgive.
Il giardino, istituito quale Monumento Naturale nel 2020 dalla Regione Lazio, riveste un enorme valore dal punto di vista paesaggistico e ambientale; è un giardino all'inglese impiantato sulle rovine della città medievale omonima, esteso per circa 8 ettari e attraversato dal fiume Ninfa.
Nel Giardino di Ninfa a Latina infatti si trovava un borgo medievale e si dice che proprio qui fu incoronato Alessandro III mentre cercava di fuggire da Federico Barbarossa. Delle sette chiese e delle 250 case del borgo, con botteghe, mulini e officine per lavorare metalli e tessuti che ne avevano fatto la fortuna restarono solo ruderi.
Alla fine del Duecento l'area di Ninfa venne acquistata da Pietro II Caetani, per poi essere distrutta. Diversi secoli più tardi, nell'Ottocento, la famiglia Caetani decise però di restaurarne le rovine, che ben si adattavano all'idea di un giardino all'inglese.
Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani, con i figli Gelasio e Roffredo bonificarono gli acquitrini, eliminando la vegetazione infestante e piantando dal 1920 i primi lecci, cipressi, faggi oggi giganteschi e un gran numero di rose. Era il primo nucleo di quello che oggi è considerato tra i giardini più belli al mondo, visitato ogni anno da 75 mila persone. A dare la svolta fu Marguerite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, che fece giungere da ogni parte del mondo piante rare e preziose e trasformò il giardino accogliendo un circolo di letterati e artisti intorno alle due riviste letterarie da lei fondate. La figlia Lelia, pittrice e ultima erede dei Caetani, fu anche l' ultima giardiniera.
Nel 1972, cinque anni prima di morire, istituì la Fondazione Roffredo Caetani che oggi gestisce Ninfa e il suo meraviglioso tesoro di dieci ettari nel territorio del comune di Cisterna di latina, aperto da marzo a novembre solo nei fine settimana per visite guidate a numero contingentato. Il principio ispiratore è stato il concetto di "naturalità": tutto deve apparire come spontaneo, non forzato dalla mano dell'uomo.
Re e regine, famiglie importanti, poeti, scrittori, registi si sono lasciati incantare dalla magia di questo luogo, che nel 1985 accolse anche il principe Carlo, oggi Re d'Inghilterra, e la principessa Diana. ''Ogni angolo sembra un quadro'' è il commento più frequente raccolto dalle guide che accompagnano i visitatori. Sono parole che avrebbero fatto particolarmente piacere a Lelia Caetani che amava definirsi, appunto, pittrice e giardiniera, lei, certamente, immaginava Ninfa esattamente così, un dipinto.
l Giardino di Ninfa non è soltanto un angolo di mondo: è un’esplosione di colori, un incantesimo di bellezza che resta inciso nello sguardo di chi lo attraversa.
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