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sabato, 06 febbraio 2016 07:48 |
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Cristina Roselli
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Neil Gaiman (Portchester, 1960) è certamente uno degli autori più prolifici e poliedrici degli ultimi vent'anni, riuscendo ad accumulare legioni di appassionati delle sue opere sia in ambito fumettistico sia letterario e fondere spesso questi due generi.
I primi lavori di Gaiman sono da ricondurre ad una collaborazione con un altro grande maestro del fumetto, Alan Moore, insieme al quale si occupò del revival della saga a fumetti Miracleman.
Prime opere pubblicate dall'autore furono comunque quattro storie brevi nella lunga serie a fumetti Future Shocks pubblicata dalla rivista inglese 2000 AD; in seguito l'autore pubblica ben tre graphic novel collaborando con Dave McKean (Violent Cases, Signal To Noise, The Tragical Comedy or Comical Tragedy of Mr.Punch: A Romance).
Gaiman in seguito continua la propria carriera presso la DC Comics prendendo le redini di Black Orchid (1987), fumetto basato sulle gesta di un quattro super eroine dagli straordinari poteri.
Nello stesso periodo l'autore principia The Sandman, la sua opera considerata a tutt'oggi più riuscita ed acclamata da critica e pubblico come uno dei primi valenti esempi di graphic novel.
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The Sandman (1989-1996) ha indubbiamente i caratteri di una favola gotica, genere molto caro all'autore che spesso si riaffaccerà nel corso dei suoi lavori, e si concentra sulla figura del protagonista Morfeo, re dei sogni, il quale viene catturato ed imprigionato da un essere umano.
Dopo molti secoli il protagonista riesce a riacquistare la propria libertà e tornare nel proprio regno scoprendo però, quanto tutto sia macerato in sua assenza e decide di riportare ordine nel distrutto mondo dei sogni.
Intorno a questo bellissimo personaggio ruotano poi una pletora di altri attori che Gaiman riesce a delineare in modo mai artificioso e sempre incisivo, donando a tutti una personalità distinta e riconoscibile ed innestando le varie storie in epoche storiche differenti nonché in mondi astrali e immaginari, rendendo la narrazione mai stagnante e sempre imprevedibile.
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Nello stesso lasso di tempo, sebbene immerso in questo corposo capitolo della sua storia editoriale, Gaiman prosegue la propria collaborazione con la DC Comics pubblicando The Book Of Magic (1989).
Opera di grande impatto e rilievo, conquista in breve tempo quattro Eisner Awards nonché tre Harvey Awards.
In seguito l'autore oltre alla produzione di ulteriori opere a fumetti quali il celebre Stardust (1997-1998), Marvel 1602 (2003) ed Eternals (2006), concentra la propria attenzione sulla classica letteratura, producendo tra le altre opere molto conosciute quali Coraline (2002) ed American Gods (2001); in particolare si può notare che mentre la prima opera è già stata adattata per il grande schermo, la seconda diverrà ben presto una serie televisiva.
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