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martedì, 30 aprile 2019 16:08 |
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Alessandra D'Annibale
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Reduce dal grande successo delle date milanesi al Teatro della Luna, dal sold out degli show a Firenze al Teatro Verdi e dopo aver ricevuto il premio come “Miglior Musical dell’Anno” assegnato dal festival calabrese Fatti di Musica 2018, prosegue nei teatri italiani la tournée della nuova versione del film culto della Paramount Pictures, da martedì 5 a domenica 10 febbraio 2019 al Teatro Olimpico di Roma, organizzato da Ventidieci, FLASHDANCE il Musical, con una produzione firmata, nella stagione 2018/2019, da Stage Entertainment e Full House Entertainment e un tour interamente curato da Vivo Concerti.
Lo spettacolo è tratto dalla memorabile pellicola del 1983 intitolata Flashdance e diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz e la protagonista Jennifer Beals nel ruolo di Alex. Il film è stato il più visto in Italia in quello stesso anno, con 20 milioni di copie vendute, una colonna sonora da Oscar e un incasso al box office di 100 milioni di dollari. La storia di Alex, che di giorno lavora come saldatrice in una fabbrica e di sera come ballerina in un locale, che si innamora del suo ricco datore di lavoro, Nick, che sogna di studiare per diventare una danzatrice professionista, ha ispirato tutte le ballerine della sua generazione. Un film-mito, con una Jennifer Beals nel ruolo di Alex, che, come spesso succede, dopo questa esperienza non ha più fatto nulla di così eclatante. Alex è lei, non particolarmente bella, ma azzeccata nella parte della ragazza qualunque, autodidatta, che sogna un futuro diverso dalla fonderia. Nella versione teatrale è Valeria Belleudi, allieva della scuola di Amici nel 2004, che regge molto bene il confronto con la Beals, bella voce, buona tecnica di danza, un’artista piena di energia e passione che arriva fino alle ultime fila della balconata. Alcune le cose modificate : per esempio, la migliore amica di Alex, Jeanie, che sogna di diventare una stella del pattinaggio sul ghiaccio, non c’è: al suo posto troviamo il personaggio di Gloria, una collega ballerina del locale. Il locale concorrente da Zanzibar è diventato Chamaleon; l’ex moglie di Nick, Katie, non compare proprio.
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Chiara Noschese, che ne firma la regia, ha trasmesso a questo spettacolo tutta la sua drammaturgia,concentrandosi sul potenziale emotivo e dinamico dei singoli ruoli; descrive così lo spettacolo: Flashdance è, per me, una grande sfida: un copione inedito, con canzoni nuove e nuovi personaggi; oltre alla regia ne ho curato i costumi e l’adattamento, le liriche e il testo.
Flashdance è sicuramente uno spettacolo pieno di numeri danzati e cantati, immagini, proiezioni, musica meravigliosa e con luci sorprendenti ma, fondamentalmente sarà tutto accessorio ad una grande e bella storia, perché Flashdance è la storia di un sogno, quello che può cambiare la vita ma che fa anche paura; la paura di non essere all'altezza, di sentirsi soli nel cammino per conquistare quello che sentiamo di meritare.
La regia seppur con ritmi vivaci, tuttavia è troppo movimentata a destra e sinistra del palco, facendo perdere agli spettatori delle file laterali gran parte dello spettacolo.
Ad affiancarla un team creativo completamente italiano e di talento. Non mancano nello spettacolo le hit più famose in lingua inglese (What a feeling, Maniac, Gloria, Man Hunt, I love Rock’n Roll), le grandi coreografie, musiche e canzoni, uno spettacolo ricco di bei sentimenti ma soprattutto di grande entusiasmo perché descrive la storia di un sogno e del coraggio per realizzarlo.
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