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ISIS batte Europa: uno a zero!

sabato, 19 novembre 2016 21:38

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Fabio Falzone
ISIS ha scatenato la guerra santa nel mondo. Ha distrutto la propria patria ed ha barbaramente ucciso migliaia di persone. Il mondo ha reagito ed è andato a colpirli nella loro stessa casa. Stanno perdendo territorio, ma con l’Europa la guerra l’hanno vinta loro. Hanno messo a segno diversi attentati che hanno letteralmente scatenato il terrore nel mondo, ma la vittoria l’hanno conseguita in altro modo. Sono riusciti a smontare l’Europa. Decine e decine di anni, convegni e trattati, svariati leader che hanno speso la loro vita per arrivare ad unire l’Europa ed ora questa sta finendo.
Tra il ’45 ed il ’59 vennero gettate le basi. Con la tecnologia dell’epoca tenere sotto controllo il carbone l’acciaio era un sistema ottimale per garantirsi dalla guerra. Venne fondata la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) sei i membri fondatori: il Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Nel ’57 la CECA divenne CEE (comunità economica europea) cioè mercato comune europeo o MEC.. Eran tutti passi avanti con cui i paesi avevano cercato di allontanare sempre più lo spauracchio della guerra. Dal ’45 al ’60 erano passati solo 15 anni. Tra la prima e la seconda guerra mondiale ne erano passati di più. La prima (’14 – ’18) e la seconda (’39 – ’45) avevano una distanza di 21 anni. Nel ’60 si sentiva ancora troppo vicino l’odore della seconda guerra.
Ma il MEC si estese con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito il 1° gennaio 1973. Le nazioni aderenti diventano nove. Infine con il trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993) diventa effettiva ed operativa la UE (Unione Europea). Tutto questo chiaramente grazie a diversi accordi, trattati, adesione di altri paesi. Il sogno dei Padri Fondatori diventa realtà.
ISIS con la guerra scatenata nei territori islamici ha creato il terrore nelle popolazioni. Le immagini che si vedono nei telegiornali mostrano territori sconvolti, case distrutte, bombardamenti e cannoneggiamenti: come è possibile pensare di vivere in condizioni simili? La gente logicamente ha tentato una fuga disperata verso il sogno della tranquillità, della pace. A decine di migliaia sono fuggiti verso l’Europa. Non si sentono notizie di profughi verso il Marocco o lo Zimbabwe o la Tanzania. Via terra o via mare, rischiando la vita e spesso perdendola nel viaggio della speranza, tutti si sono diretti verso l’Europa.
Quale è stata la conseguenza di questa migrazione più che biblica? L’Europa non ha retto. I confini faticosamente aperti nel 1993 con il trattato di Maastricht, si sono cominciati a chiudere. Sono stati costruiti muri divisori e stesi chilometri di filo spinato. Si chiudono le porte aperte e si arriva addirittura alla uscita di nazioni storiche come la Gran Bretagna e la minaccia di uscita di altre come anche l’Italia.
I flussi migratori che nessuno sa gestire, perché nessuno sa cosa fare di tutte queste persone non desiderate, hanno messo in crisi i governi. Si parla della migrazione italiana verso l’America o l’Australia. Ma li i migranti erano desiderati: manovalanza di basse pretese e poco retribuite hanno riempito i buchi nei lavori più pericolosi o degradanti: minatori quasi sempre. Ma ora i migranti non sono richiesti, ma spontanei e tutti i governi cercano di bloccare l’ingresso. Tutti meno quello italiano che si ostina ad ignorare il problema limitandosi ad inzeppare persone in posti insufficienti, sequestrando beni privati di persone assolutamente non consenzienti e dichiarando di pagare soldi per il mantenimento che poi non ha.
Tutti comunque si rifiutano di accettare il fatto che l’Africa si sta trasferendo in Europa, in quantità sempre maggiori ogni giorno, passando ormai per l’unica porta rimasta aperta: l’Italia. Senza inviare aerei, senza invasioni di carri armati, senza divisioni di militari armati fino ai denti, ISIS ha vinto la guerra con l’Europa. L’Europa sta sparendo.
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