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domenica, 20 novembre 2022 17:47 |
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Da sinistra: Marieve Paparella, Serena Spada, Mariada Pansera, Stefania Germenia, Dora Marchese
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Francesca Bianchi
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Venerdì 18 novembre, all'interno della Biblioteca comunale di Floridia (SR), è stata inaugurata la sezione Biblioteca delle Donne. Nata da un’idea di Fulvia Toscano, Direttore artistico di Naxos legge - Festival delle narrazioni, della lettura e del libro, e da un progetto dell’Associazione culturale Focus, presieduta da Stefania Germenia, l'iniziativa è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale. La cerimonia ha avuto inizio proprio con i saluti istituzionali di Marco Carianni, Sindaco del Comune di Floridia, di Serena Spada, Assessore alla Cultura, e Marieve Paparella, Assessore alle Politiche Sociali.
Nel corso della prima edizione di "Floridia in biblioteca" - dichiara Stefania Germenia - ha avuto inizio una bella collaborazione con Fulvia Toscano e con il Festival "Naxos legge", da lei diretto. Fulvia pensò subito che sarebbe stato bello dedicare una sezione della nostra biblioteca alla letteratura femminile. Prima del Covid abbiamo curato le varie sezioni del progetto, tutte attività di sensibilizzazione alla lettura; abbiamo organizzato anche aperitivi letterari. Il progetto non si è fermato durante il Covid, ma è andato avanti online ed è diventato un festival diffuso del libro e della lettura. Quest'anno siamo riuscite finalmente a riappropriarci della nostra biblioteca e, grazie anche alla sensibilità dell'assessore Serena Spada, abbiamo potuto attuare il progetto. L'anno scorso siamo entrati a far parte de La Sicilia delle donne - Il Festival del genio femminile in Sicilia. Abbiamo inserito le attività della Biblioteca delle Donne all'interno del progetto "Floridia in Biblioteca", che è il progetto pilota dell'Associazione culturale Focus. Abbiamo fatto un'operazione di ricerca e selezione dei libri già posseduti alla biblioteca di Floridia: ci sono tante biografie di donne che hanno attraversato la storia, tante scrittrici siciliane, molta letteratura straniera e anche scrittori che hanno trattato tematiche femminili. Questa sezione va alimentata e rinnovata e noi lo faremo dedicando una sezione del progetto a una serie di attività sui saperi femminili. Ci saranno anche delle donazioni fatte dalle autrici e dagli autori che ospiteremo e dai cittadini, che così potranno riappropriarsi della biblioteca come luogo di incontro, non solo come luogo di prestito. Voglio precisare che la Biblioteca delle Donne non nasce con lo scopo di parlare di diversità di genere o violenza di genere, ma nasce con l'idea di mettere in giusta luce la donna, il suo ruolo nel corso della storia, la sua cultura, il ruolo pubblico che ha avuto.
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Fulvia Toscano ha aggiunto: L'idea delle Biblioteche delle Donne è nata nel 2015, quando, in collaborazione con il Festival "Naxos legge", che dirigo, abbiamo proposto alla Preside del Liceo scientifico C. Caminiti di Giardini Naxos (ME), in cui insegno, che una parte della biblioteca del liceo diventasse biblioteca delle donne e fosse dedicata a Ipazia. Abbiamo coinvolto anche gli ex alunni del liceo, chiedendo loro di donare libri scritti da donne, o che parlassero di donne, per arricchire il patrimonio librario al femminile. Da lì si è creato un fenomeno a catena e sono nate tante biblioteche delle donne in diverse cittadine siciliane. L'idea della biblioteche delle donne si è rivelata vincente. Stefania ha parlato del Festival "La Sicilia delle Donne", ideato con Marinella Fiume tre anni fa. La particolarità di questo festival è che parte dal basso: noi lanciamo delle chiamate che coinvolgono diversi territori. Sono, poi, le varie realtà territoriali ad andare alla ricerca di figure femminili locali che possano rispondere al tema che noi abbiamo proposto. Oltre a raccontare quelle donne, si raccontano le città, l’identità declinata al femminile delle singole città. Quest’anno il Festival ha varcato i confini dello Stretto, arrivando in Calabria, dove abbiamo organizzato “La Calabria delle Donne”. Tra Sicilia e Calabria siamo riuscite a recuperare oltre 160 figure di scrittrici. L'idea della biblioteca delle donne si inserisce, dunque, nell'ottica di una restituzione della memoria. Vogliamo onorare la memoria e promuovere la conoscenza di tante donne siciliane che si sono distinte negli ambiti più svariati, donne di cui nessuno ha mai parlato.
La prof.ssa Mariada Pansera, referente provinciale di Naxos legge e de La Sicilia delle donne, ha esposto al pubblico la genesi e le finalità del festival La Sicilia delle donne, ormai giunta alla terza edizione.
L’evento inaugurale di venerdì scorso ha rappresentato un'importante occasione per celebrare il centenario della morte di Giovanni Verga. La prof.ssa Dora Marchese, ricercatrice e saggista, nonché profonda conoscitrice dell'opera verghiana, ha tenuto un'interessante conferenza dal titolo Tra i faraglioni e il nespolo: le donne nelle opere del Verga. Queste le sue parole: Innanzitutto ho ricordato l'importanza di questa celebrazione. Verga è stato oggetto di studi approfonditi che hanno smentito tante letture erronee, come quella della conversione improvvisa al verismo o di un autore concentrato solo sulla realtà siciliana: Verga è un autore che si inserisce nel Realismo europeo. Sicuramente ha avuto importanti modelli, quali Balzac e Zola, ma nella sua ricerca è autonomo. Soprattutto, Verga è uno sperimentalista. La fase verista è la più conosciuta e apprezzata, ma lui si occupò anche di altro: oltre ai romanzi e alle novelle, fu anche autore teatrale, autore di sceneggiature; scrisse per tanto tempo, passando dal tardo Romanticismo al Verismo, fino al dramma e al romanzo "socialista" Dal tuo al mio. Scrisse sempre in italiano regionale, non usò mai il dialetto, proprio per essere letto da tutti: un autore italiano ed europeo a 360°. Come titolo del mio intervento ho scelto "Tra i faraglioni e il nespolo: le donne nelle opere del Verga", perché affrontare il tema delle donne in Verga sarebbe troppo ampio, quindi ho voluto focalizzarmi sulle donne dei testi che parlano della Riviera dei Ciclopi, ovvero Aci Castello, ma soprattutto Aci Trezza.
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Un momento dell'inaugurazione con il taglio del nastro da parte del Sindaco Marco Carianni
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Prima de "I Malavoglia" ci sono altre opere in cui Verga parla di questi luoghi: "Eva", "Le storie del castello di Trezza", "Una peccatrice", la novella "Fantasticheria", che riassume e anticipa "I Malavoglia". Sia in "Fantasticheria" che ne "I Malavoglia" troviamo il modello di donna di Verga, un'immagine abbastanza vicina a quella che è la visione della donna nell'Ottocento: la donna o è angelo del focolare, madre obbediente e virtuosa, o è una donna perduta, una femme fatale. In questi testi abbiamo da un lato le donne che si inseriscono nel modello canonico dell'epoca, positive, come Mena e la Longa, che sanno stare a casa e assolvono perfettamente al loro compito, dall'altro lato, nell'alta borghesia abbiamo la femme fatale un po' capricciosa, come la dama di "Fantasticheria", come la peccatrice, come Eva. Ne "I Malavoglia" troviamo Lia, una brava ragazza che si perderà e diventerà una prostituta, in quanto è stata fagocitata dalla cattiveria e dalle sventure abbattutesi sulla sua famiglia, che ha compiuto il grave crimine di cercare un miglioramento economico, una via diversa dal commercio dei lupini. Nelle opere di Verga, dunque, si riscontra questa dicotomia della figura femminile, espressione della concezione della donna allora in voga. Il che rafforza l'immagine di un autore fortemente inserito nel clima culturale europeo dell'epoca. Eppure, vale la pena di sottolinearlo, sono proprio le figure femminili a porre l’eroe di fronte alla propria pochezza morale e alle contraddizioni della propria vita, a tutti i livelli sociali.
Sempre nell'ambito della celebrazione del centenario della scomparsa di Verga, gli alunni dell’IIC “De Amicis” di Floridia hanno curato un reading della novella “Tentazione".
Nella “Biblioteca delle donne” di Floridia ci sono già diversi testi presenti nel catalogo della biblioteca comunale, ma il patrimonio librario è destinato a crescere grazie alle donazioni, anche e soprattutto da parte dei cittadini. In tal senso verranno organizzati convegni ed eventi letterari a tema. Molte di queste attività saranno realizzate in rete con Naxos legge - Festival delle narrazioni, della lettura e del libro e con La Sicilia delle Donne - Il Festival del genio femminile in Sicilia.
Come ha sottolineato Stefania Germenia dell'Associazione Focus, l’apertura di questo spazio dedicato alla cultura al femminile è stata fortemente voluta dall'Amministrazione comunale, grazie anche all'impegno dell'assessore alla Cultura Serena Spada, che a FtNews ha dichiarato: Da venerdì 18 novembre uno spazio al primo piano della biblioteca civica è dedicato ai libri che vedono protagonista la donna, il suo talento, la sua sensibilità. Parliamo della “Biblioteca delle Donne”, nata da un progetto patrocinato dall’Assessorato comunale alla Cultura e presentato dalla Associazione culturale Focus, che voglio ringraziare per l’entusiasmo e la grinta messa in questa iniziativa. La Biblioteca delle Donne è un piccolo angolo destinato non soltanto alla consultazione e alla lettura di testi che vedono protagonista la donna, ma anche uno spazio di cultura per conferenze sulle tematiche femminili, presentazione di libri, incontri con gli studenti, al fine anche di contrastare differenze di genere, stereotipi e pregiudizi. Questo è un passaggio molto importante: creare un angolo dedicato alla donna non vuol dire ghettizzarla ed enfatizzare le differenze in senso negativo, ma esaltarne le peculiarità, la sensibilità, la bellezza. Vogliamo che questo spazio diventi un'importante biblioteca specializzata in cultura femminile, studi di genere e femminismo. La raccolta dei numerosi libri che arricchiscono gli scaffali delle “Biblioteca delle Donne” potrà essere implementata nel tempo con le donazioni, da parte dei cittadini, di testi a tema.
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